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Uno dei primi danni silenziosi dell'Alzheimer: svanisce l'immaginazione

Uno dei primi danni silenziosi dell'Alzheimer: svanisce l'immaginazioneQuando viene chiesto loro di immaginare la scena di una bellissima spiaggia e di mettersi all'interno di essa, le persone con Alzheimer precoce di solito non riescono a farlo; nessuna delle due. (Foto: Virginia Star)Nelle fasi iniziali dell'Alzheimer, le persone sono non solo smemorate, ma potrebbe anche essere deteriorata la loro capacità di proiettarsi nel futuro.


Molti perdono la capacità di immaginare se stessi in un contesto diverso: quando viene loro chiesto di inventare la scena di una bellissima spiaggia e poi di mettersi all'interno, in genere non riescono a fare nessuna delle due cose.


Questa nuova osservazione è emersa da uno studio condotto da Neuroscience Research in Australia.


Anche se è noto che con il progredire della malattia alcune persone hanno allucinazioni, deliri e in alcuni casi confabulano, finora non si conosceva la perdita precoce del controllo immaginativo. Questo significa che possono avere difficoltà ad anticipare quello che c'è in serbo e a prevedere le conseguenze delle loro decisioni o azioni, secondo Muireann Irish, neuroscienziata cognitiva della NeuRA e dell'Università del New South Wales, che ha guidato lo studio.


L'Alzheimer di solito è associato all'incapacità di ricordare il passato, ma questo studio dimostra come i danni alle reti di memoria del cervello distruggano anche la capacità di immaginare scenari nell'occhio della mente.


La Irish dice che ha identificato le strutture cerebrali chiave coinvolte nella capacità di immaginare,  e le aree nei circuiti di memoria del cervello con la stessa capacità. Il loro restringimento nella demenza impedisce di immaginare. "I nostri risultati hanno gettato nuova luce sui tipi di difficoltà che i pazienti con demenza sperimentano nella loro vita quotidiana", dice.

 

Risolvere il puzzle del cervello

Questo studio aiuta gli scienziati a capire le regioni cerebrali coinvolte nella memoria e nell'immaginazione, e ci porta un passo più vicino a capire come il cervello umano esegue atti incredibilmente sofisticati di pensiero, come pianificare, sognare ad occhi aperti ed esprimere creatività.


Pubblicato sulla rivista Cortex, lo studio contrappone la capacità a costruire una scena di fantasia di 14 pazienti affetti da Alzheimer e 14 anziani sani, e ha usato la risonanza magnetica per misurare l'integrità del cervello. Quelli con Alzheimer avevano una diminuzione dell'integrità della corteccia cingolata posteriore. Questo evidenza le loro difficoltà a creare e immaginare le scene.


La capacità di immaginare scenari futuri condivide un sistema cerebrale centrale con il recupero dei ricordi e si basa sulle esperienze precedenti dell'individuo. Quando parti di questo nucleo sono danneggiate, è colpita l'immaginazione.

 

 

 


Fonte: Jill Margo in Financial Review (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Muireann Irish, Stephanie Halena, Jody Kamminga, Sicong Tu, Michael Hornberger, John R. Hodges. Scene construction impairments in Alzheimer's disease – A unique role for the posterior cingulate cortex.Cortex, Volume 73, December 2015, Pages 10–23. doi:10.1016/j.cortex.2015.08.004

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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