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Comunicazione negativa medico-paziente potrebbe peggiorare i sintomi

Comunicazione negativa medico-paziente potrebbe peggiorare i sintomiI medici che comunicano involontariamente ai pazienti che non credono loro, o non li capiscono, potrebbero peggiorare realmente i loro sintomi, secondo un nuovo studio.


La ricerca della Facoltà di Medicina della University of Exeter e dei dipartimenti di psicologia dell'Università di Exeter e dell'Università di Southampton, pubblicata sul Journal of Medicine, indica che un tipo di risposta "nocebo" - per cui i pazienti percepiscono una mancanza di comprensione o accettazione dal medico - potrebbe creare rabbia ed angoscia, condizioni fisiologiche in grado di peggiorare la malattia.


L'autore principale Maddy Greville-Harris, dell'Università di Southampton, ha detto: "Il nostro lavoro indica che gli effetti dei pazienti che ritengono che il loro medico non creda loro, o che non li capisca, possono essere dannosi sia emotivamente che fisiologicamente. Questo potrebbe portare a un peggioramento della malattia, conosciuta come «risposta nocebo». I pazienti hanno certe convinzioni ed aspettative dal loro fornitore di assistenza sanitaria professionale, che sono modellate dalla cultura in cui vivono, e dalle loro esperienze precedenti. Le loro aspettative influenzano senza dubbio l'esito, ma migliorare la comunicazione nelle consultazioni potrebbero fare una grande differenza per la cura del paziente. Questo è un piccolo studio, e sono necessarie ulteriori ricerche su larga scala".


I ricercatori hanno registrato e analizzato le consultazioni in una clinica di gestione del dolore, coinvolgendo 5 donne con dolore cronico diffuso. Durante le interviste successive le pazienti hanno riferito di sentirsi respinte e non credute dagli operatori sanitari, e di aver incontrato professionisti che non investono in loro o non dimostrano comprensione sulla loro condizione.


I consulenti hanno detto di subire conflitti e critiche dai pazienti, e di incontrare pazienti con opinioni radicate o che non credono alla loro diagnosi. I pazienti dicono di essersi sentiti senza speranze e arrabbiati dopo consultazioni inutili, di aver sentito una necessità superiore al previsto di giustificare la loro condizione, o di dover evitare del tutto certi medici o trattamenti.


Il precedente lavoro del team aveva dimostrato che le persone che non si sentono credute possono subire un aumento di rabbia e stress, e che questo è molto più potente del rinforzo positivo, il ben noto effetto «placebo». Hanno preso parte alla ricerca 90 partecipanti, con test di matematica, e sono stati assegnati in modo casuale ad un operatore dell'esperimento che dava una reazione comprensiva (con frasi come "molte persone trovano duri questi test"), o una reazione di non-comprensione (con frasi come "Non capisco il motivo per cui stai lottando, sono solo numeri").


Il professor Paul Dieppe, ricercatore senior NIHR della University of Exeter, ha dichiarato: "Questo studio è in realtà sull'umanità nel settore sanitario. Abbiamo scoperto che i pazienti percepiscono una mancanza di empatia e di comprensione, anche quando il medico sta cercando di essere di conforto. I commenti del tipo "non c'è ragione fisiologica per il tuo dolore" cercano di rassicurare, ma possono essere percepiti come paternalistici o di incredulità. Ora dobbiamo vedere più ricerca in questo settore, e per questo addestrare i medici ad essere comunicatori più efficaci per ogni paziente che vedono".

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Exeter  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Maddy Greville-Harris, Paul Dieppe. Bad Is More Powerful than Good: The Nocebo Response in Medical Consultations. The American Journal of Medicine, 2015; 128 (2): 126 DOI: 10.1016/j.amjmed.2014.08.031

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