Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le noci nella lotta all'Alzheimer

Un nuovo studio su animali rivela i potenziali benefici di una dieta arricchita di noci per la salute del cervello.


Lo studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, indica che una dieta che comprende noci può avere un effetto benefico nel ridurre il rischio, ritardare l'insorgenza, rallentare la progressione, o prevenire, l'Alzheimer.


La ricerca guidata da Abha Chauhan, PhD, direttore del Laboratorio di Neuroscienze dello Sviluppo al New York State Institute for Basic Research in Developmental Disabilities (IBR), ha trovato un miglioramento significativo nella capacità di apprendimento, nella memoria, nella riduzione dell'ansia, e nello sviluppo motorio nei topi nutriti con una dieta arricchita di noci.


I ricercatori suggeriscono che l'alto contenuto di antiossidanti delle noci - 13,2mmol/100g (1) - potrebbe essere un fattore che contribuisce a proteggere il cervello del topo dalla degenerazione tipica dell'Alzheimer. Lo stress ossidativo e l'infiammazione sono caratteristiche importanti di questa malattia, che colpisce più di cinque milioni di americani (2).


"Questi risultati sono molto promettenti e contribuiscono a gettare le basi per studi umani futuri sulle noci e l'Alzheimer, una malattia per la quale non esiste ancora una cura", ha detto il ricercatore Dr. Abha Chauhan, PhD. "Il nostro studio aggiunge evidenze al crescente corpo di ricerche che dimostrano gli effetti protettivi delle noci sul funzionamento cognitivo".


Il gruppo di ricerca ha esaminato gli effetti dell'integrazione dietetica dei topi, con il 6% e il 9% di noci, che sono equivalenti rispettivamente a 28g e 42g al giorno di noci negli esseri umani. Questa ricerca deriva da un precedente studio su cellule di coltura (3) guidato dal Dr. Chauhan, che ha evidenziato gli effetti protettivi dell'estratto di noce dal danno ossidativo causato dalla proteina beta amiloide. Questa proteina è il componente principale delle placche amiloidi che si formano nel cervello dei pazienti con Alzheimer.


Le noci hanno altri benefici nutrizionali in quanto contengono numerose vitamine e minerali e sono l'unico tipo di noce che contiene una fonte significativa di acido alfa-linolenico, un acido grasso omega-3 con benefici alla salute del cuore e del cervello (4,5). I ricercatori suggeriscono inoltre che l'acido alfa-linolenico può avere avuto un ruolo nel miglioramento dei sintomi comportamentali osservato nello studio.

 

 

 


Referenze:

  1. 1. Halvorsen BL, Carlsen MH, Phillips KM, Bohn SK, Holte K, Jacobs DR, Blomhoff R (2006) Content of redox-active compounds (ie, antioxidants) in foods consumed in the United States. Am J Clin Nutr 84, 95-135
  2. 2. 2014 Alzheimer’s Disease Facts and Figures. Alzheimers Dement. 2014;2:16-17. Available from: http://www.alz.org/downloads/Facts_Figures_2014.pdf
  3. 3. Muthaiyah B, Essa MM, Chauhan V, Chauhan A (2011) Protective effects of walnut extract against amyloid beta peptide-induced cell death and oxidative stress in PC12 cells. Neurochem Res 36, 2096-2103.
  4. 4. Pan A, Chen M, Chowdhury R, HY Wu J, Sun Q, Campos H, Mozaffarian D, Hu FB (2012) Alpha linolenic acid and risk of cardiovascular disease: a systemic review and meta-analysis. Am J Clin Nutr. 96:6:1262-1273.
  5. 5. Innis SM (2007) Dietary (n-3) fatty acids and brain development. J Nutr 137, 855-859.

 

 

 


FonteIOS Press BV  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Abha Chauhan, PhD et al. Dietary Supplementation of Walnuts Improves Memory Deficits and Learning Skills in Transgenic Mouse Model of Alzheimer's Disease. Journal of Alzheimer's Disease, Volume 42, Number 4 / 2014 DOI: 10.3233/JAD-140675

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.