Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Depressione: "più complessa e difficile da curare di quanto si pensava"

Una ricerca guidata dall'Università di Adelaide ha portato a nuove intuizioni sulla depressione clinica che dimostrano che non ci può essere un approccio valido per tutti i casi nel trattamento della malattia.


Nell'ambito dei risultati, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo modello di depressione clinica che tiene conto del ruolo dinamico del sistema immunitario. Questa interazione neuroimmune si traduce in diverse fasi di depressione, e ha implicazioni per le pratiche di trattamento correnti.


"La depressione è molto più complessa di quanto abbiamo capito finora", dice il professore Bernhard Baune, autore senior e responsabile di Psichiatria all'Università di Adelaide.

"Le precedenti ricerche avevano dimostrato che nella depressione ci sono meccanismi infiammatori al lavoro. Ma negli ultimi 10 anni c'è stata molta ricerca sulla complessità dell'interazione tra il sistema immunitario e le funzioni cerebrali, sia nel cervello sano che nelle persone che vivono in depressione".

"Purtroppo, gran parte della ricerca è contraddittoria, e nel chiederci il perché, abbiamo intrapreso una revisione di tutti gli studi condotti fino ad oggi su questi temi. Questo ci ha portato alla conclusione che ci sono diversi fattori immunitari all'opera nella depressione a seconda della fase clinica della malattia, e che i geni per questa risposta immunitaria vengono accesi e spenti in momenti diversi secondo la fase".

"Quello che vediamo negli stati clinici di depressione acuta, recidiva, remissione e recupero, è una interazione molto complessa tra le cellule immunitarie infiammatorie e le altre cellule e sistemi cerebrali. Questo nuovo modello ci aiuta a superare la nozione semplicistica che la depressione è lo stesso tipo di malattia per tutti e si comporta allo stesso modo a prescindere dal momento della malattia. Possiamo ora vedere che la depressione è una malattia molto più neurobiologicamente dinamica, e questo ha molte implicazioni sia per la ricerca che per la cura".


Il Professor Baune dice che medici e pazienti devono essere consapevoli che i trattamenti comuni per la depressione possono, a volte, non funzionare sulla base di questa nuova comprensione delle fasi neuroimmuni nella malattia. "Raccomandiamo cautela sull'uso di farmaci antinfiammatori generali per trattare la depressione. Questo trattamento può avere bisogno di essere adattato a seconda della fase della malattia che un paziente sta attraversando, e ciò potrebbe richiedere un profilo immunitario del paziente prima di stabilire il trattamento", dice il professor Baune.


I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Progress in Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Adelaide  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  H.A. Eyre, M.J. Stuart, B.T. Baune. A phase-specific neuroimmune model of clinical depression. Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry, 2014; 54: 265 DOI: 10.1016/j.pnpbp.2014.06.011

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)