Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Estratto di cacao può contrastare meccanismi specifici dell'Alzheimer

Una preparazione specifica di estratto di cacao chiamato Lavado può ridurre i danni alle vie nervose presenti nel cervello dei pazienti di Alzheimer, molto prima che si sviluppino i sintomi.


Questa la conclusione di uno studio condotto alla Scuola Icahn di Medicina del Mount Sinai e pubblicato il 20 giugno nel Journal of Alzheimer's Disease.


In particolare, i risultati dello studio, eseguito su topi sviluppati geneticamente per imitare l'Alzheimer, suggeriscono che l'estratto di cacao Lavado impedisce alla proteina amiloide-beta (Aβ) di formare gradualmente i grumi appiccicosi nel cervello, che danneggiano le cellule nervose con il progredire della malattia.


Il cacao Lavado è composto principalmente di polifenoli, antiossidanti che si trovano anche nella frutta e nella verdura; studi precedenti avevano suggerito che essi prevengono le malattie degenerative del cervello.


I risultati dello studio del Mount Sinai ruotano attorno alle sinapsi, gli spazi tra le cellule nervose. Nei percorsi nervosi sani, ogni cellula nervosa invia un impulso elettrico lungo il suo assone fino a raggiungere una sinapsi dove scatenano il rilascio di sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori che attraversano il divario e inducono la cellula nervosa a valle a inviare una «scarica» [firing] e passare oltre il messaggio.


E' intorno alle sinapsi che avviene la formazione di oligomeri Aβ che causano la malattia, gruppi di molecole attratte l'una con l'altra. La teoria è che questi grumi appiccicosi interferiscono fisicamente con le strutture sinaptiche e disturbano i meccanismi che mantengono in forma i circuiti di memoria. Inoltre la Aβ scatena risposte infiammatorie immunitarie, come un'infezione, determinando l'arrivo precipitoso di prodotti chimici e di cellule destinate a distruggere gli invasori, ma che invece danneggiano le cellule sane.


"I nostri dati suggeriscono che l'estratto di cacao Lavado impedisce la formazione anomala di Aβ in strutture oligomeriche raggrumate, per evitare il danno sinaptico e il declino cognitivo finale", dice il ricercatore principale Giulio Maria Pasinetti, MD, PhD, docente «Saunders Family» e Professore Ordinario di Neurologia alla Scuola di Medicina Icahn del Mount Sinai. "Dato che si ritiene che il declino cognitivo nell'Alzheimer abbia inizio decenni prima della comparsa dei sintomi, crediamo che i nostri risultati abbiano ampie implicazioni per la prevenzione dell'Alzheimer e della demenza".


Le evidenze di questo studio suggeriscono per la prima volta che quantità adeguate dei polifenoli specifici del cacao nella dieta, nel corso del tempo possono impedire l'aggregazione dell'Aβ in oligomeri che danneggiano il cervello, come un mezzo per prevenire l'Alzheimer.


Il gruppo di ricerca guidato dal Dr. Pasinetti ha testato gli effetti degli estratti di cacao Dutched, Naturale e Lavado, che contengono diversi livelli di polifenoli. Ogni tipo di cacao è stato valutato per la sua capacità di ridurre la formazione di oligomeri Aβ e di salvare la funzione sinaptica. L'estratto Lavado, che ha il maggiore contenuto di polifenoli e l'attività anti-infiammatoria più alta tra i tre, è anche il più efficace sia a ridurre la formazione di oligomeri Aβ che ad invertire i danni alle sinapsi nei topi studiati.


"Ci sono alcune incongruenze nella letteratura medica per quanto riguarda il potenziale benefico dei polifenoli del cacao sulla funzione cognitiva", dice il Dott. Pasinetti. "La nostra scoperta che l'estratto di cacao Lavado protegge dai deficit sinaptici (cosa che non accade con l'estratto di cacao Dutched), suggerisce con forza che i polifenoli sono il componente attivo che recupera la trasmissione sinaptica, dal momento che l'elevata alcalinità del processo Dutching distrugge gran parte del contenuto di polifenoli".


Poichè nella perdita della memoria, la distruzione della funzione sinaptica può avere un ruolo superiore a quello della perdita di cellule nervose, il salvataggio della funzione sinaptica può costituire un obiettivo più affidabile per un farmaco efficace di Alzheimer, ha detto il Dott. Pasinetti. Il nuovo studio fornisce l'evidenza sperimentale che l'estratto di cacao Lavado può influenzare i meccanismi dell'Alzheimer modificando la struttura fisica degli oligomeri Aβ.


Inoltre esso giustifica con forza ulteriori studi per identificare i metaboliti dell'estratto di cacao Lavado che sono attivi nel cervello, e per identificare potenziali bersagli farmacologici. Inoltre trasformare il Lavado composto di cacao in un integratore alimentare può fornire un mezzo sicuro, poco costoso e facilmente accessibile per prevenire l'Alzheimer, anche nelle sue prime fasi asintomatiche.


Hanno contribuito allo studio ricercatori provenienti dalla Kanazawa University in Giappone e il cacao utilizzato nello studio è stato donato dal Dr. Jeffrey Hurst della Hershey Company.

 

 

 

 

 


FonteMount Sinai Medical Center  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Wang J, Varghese M, Ono K, Yamada M, Levine S, Tzavaras N, Gong B, Hurst WJ, Blitzer RD, Pasinetti GM. Cocoa Extracts Reduce Oligomerization of Amyloid-β: Implications for Cognitive Improvement in Alzheimer's Disease. J Alzheimers Dis, June 2014 DOI: 10.3233/JAD-132231

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.