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Neurogenesi: meccanismo auto-riparativo che preserva il cervello nelle neurodegenerazioni

Una nuova ricerca, condotta da scienziati dell'Università di Southampton, ha scoperto che la neurogenesi (il meccanismo di auto-riparazione del cervello adulto) può aiutare a preservare la funzione del cervello nelle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il Parkinson e le malattie da prioni.


La progressiva degenerazione e la morte del cervello, che si verificano in molte malattie neurodegenerative, sono spesso viste come un processo inarrestabile e irrevocabile.


Tuttavia, il cervello ha un certo potenziale di autoriparazione che riguarda il rinnovo di alcune popolazioni neuronali che vivono nel giro dentato, una semplice regione corticale che fa parte del sistema funzionale più grande del cervello che controlla l'apprendimento e la memoria: l'ippocampo.


Questo processo è noto come neurogenesi. Anche se una maggiore neurogenesi è stata individuata nelle malattie neurodegenerative in passato, il suo valore non è chiaro. Ora un gruppo di ricerca, guidato dal dottor Diego Gomez-Nicola dal Centro Scienze Biologiche dell'Università di Southampton, ha rilevato un aumento della neurogenesi nel giro dentato, che contrasta parzialmente la perdita neuronale.


In un modello di malattia prionica di topo, la ricerca ha identificato il decorso temporale della generazione di questi neuroni e la loro integrazione nei circuiti cerebrali. Mentre questo meccanismo di auto-riparazione è efficace nel mantenere alcune funzioni neuronali nelle fasi iniziali e mediane della malattia, non riesce a farlo nelle fasi più avanzate. Questo mette in evidenza una finestra temporale per un intervento terapeutico potenziale, per preservare gli effetti benefici di una maggiore neurogenesi.


Il Dr Gomez-Nicola dice: "Questo studio evidenzia il potenziale latente del cervello nell'orchestrare una risposta auto-riparante. La continuazione di questa linea di ricerca sta aprendo nuove strade per identificare quali segnali specifici sono usati per promuovere questa risposta neurogena più forte, con l'obiettivo di puntare all'ottimizzazione della neurogenesi come approccio terapeutico per promuovere la rigenerazione dei neuroni persi".

 

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Lo studio, pubblicato sulla rivista Brain, coinvolge anche il professor Hugh Perry e il dottor Mariana Vargas-Caballero dell'Università di Southampton, nonché le Università di Amburgo e Valencia. E' finanziato dal Settimo Programma Quadro dell'Unione Europea e dal Medical Research Council.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Southampton  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Diego Gomez-Nicola, Stefano Suzzi, Mariana Vargas-Caballero, Nina L. Fransen, Hussain Al-Malki, Arantxa Cebrian-Silla, Jose Manuel Garcia-Verdugo, Kristoffer Riecken, Boris Fehse, and V. Hugh Perry. Temporal dynamics of hippocampal neurogenesis in chronic neurodegeneration. Brain, June 2014 DOI: 10.1093/brain/awu155

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