Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tecnica di anestesia importante per evitare danni al cervello

Ricercatori dell'Università di Adelaide hanno scoperto che una tecnica di anestesia usata comunemente, per ridurre la pressione sanguigna dei pazienti sottoposti a chirurgia, potrebbe aumentare il rischio di "affamare" di ossigeno il cervello.


Ridurre la pressione arteriosa è importante in una vasta gamma di interventi chirurgici (seni paranasali, spalle, schiena e operazioni al cervello) ed è particolarmente utile per migliorare la visibilità del chirurgo, riducendo il sangue in eccesso nel sito che deve essere operato.


Sono usate molte tecniche diverse per abbassare la pressione sanguigna dei pazienti da operare; una di queste è l'«anestesia ipotensiva», che rallenta fino al 40% la pressione arteriosa del sangue.


Il professor PJ Wormald, chirurgo di seni paranasali, testa e collo della «Disciplina di Chirurgia» dell'Università, che opera al Queen Elizabeth Hospital, ha condotto uno studio in prima mondiale per esaminare sia l'efficacia dell'anestesia ipotensiva dal punto di vista del chirurgo, sia il suo impatto sui pazienti. Lo studio ha seguito 32 pazienti sottoposti a chirurgia endoscopica sinusale. I risultati sono pubblicati online sulla rivista The Laryngoscope.


"C'è un equilibrio importante in anestesia quando si abbassa la pressione del sangue per dare una buona visibilità al chirurgo e metterlo in grado di eseguire un intervento chirurgico in sicurezza. Numerose sono le aree sensibili nella chirurgia dei seni paranasali: il cervello, l'occhio e i grandi vasi sanguigni come la carotide. Tuttavia, se la pressione arteriosa si abbassa troppo puo' causare danni al cervello e ad altri organi", dice il Professor Wormald.


Può essere rilevante perché:

I prodotti e le tecniche usate per l'anestesia sono da tempo sotto i riflettori, dati alcuni studi che ne hanno dimostrato il rischio di demenza e le varie segnalazioni di declino cognitivo, o peggio, in seguito a interventi chirurgici anche relativamente semplici e comuni.

"Sappiamo da ricerche precedenti che il cervello di una persona sottoposta ad anestesia ha esigenze metaboliche inferiori rispetto al cervello sveglio, e quindi può resistere a maggiori riduzioni del flusso sanguigno. C'è anche un concetto ampiamente accettato che il cervello ha la capacità di autoregolarsi: si adatta e mantiene il flusso costante di sangue di cui ha bisogno, nonostante una vasta gamma di condizioni di pressione sanguigna. I nostri studi sfidano questo; essi mostrano che il cervello può autoregolarsi solo fino ad un punto, e non può adattarsi completamente a pressioni del sangue così basse".

"Questo calo della pressione sanguigna comporta un rischio di «affamare» il cervello dell'ossigeno e delle sostanze nutritive tanto necessarie, con la possibilità di provocare lesioni. Ci sono stati casi, per esempio, dove i pazienti hanno rifierito una perdita di memoria dopo l'intervento chirurgico".

"Dato che l'anestesia ipotensiva è una tecnica ampiamente usata, non solo in chirurgia dei seni paranasali, ma in molti altri tipi di intervento chirurgico, abbiamo redatto delle raccomandazioni nel nostro documento che suggeriscono un approccio più sicuro a questa tecnica. Ciò ridurrebbe il rischio per il paziente, consentendo al chirurgo di svolgere il suo lavoro in modo efficace", dice il professor Wormald.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Adelaide  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.