Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Basso QI e problemi cardiovascolari in adolescenza legati a demenza precoce

Gli uomini che all'età di 18 anni hanno una forma cardiovascolare più scadente e/o un quoziente intellettivo più basso, soffrono più spesso di demenza prima dei 60 anni.


Questo è dimostrato da uno studio recente che ha esaminato più di un milione di uomini svedesi.


In diversi ampi studi, i ricercatori dell'Accademia Sahlgrenska dell'Università di Gothenburg, avevano già analizzato i risultati di leva degli uomini svedesi e erano riusciti a dimostrare una correlazione tra la forma cardiovascolare in adolescenza e i problemi di salute nella vita adulta.

 

Aumento del rischio di insorgenza precoce di demenza

Nell'ultimo studio, basato su dati provenienti da 1,1 milioni di giovani svedesi, il team di ricercatori di Göteborg mostra che quelli con forma cardiovascolare più scadente e/o QI inferiore nella loro adolescenza soffrono più spesso di demenza ad insorgenza precoce. "Studi precedenti avevano dimostrato la correlazione tra fitness cardiovascolare e rischio di demenza in età avanzata. Ora, per la prima volta, possiamo dimostrare che l'aumento del rischio si applica anche alla demenza ad insorgenza precoce e ai suoi precursori", dice Jenny Nyberg (foto), ricercatrice della Sahlgrenska Academy, che ha diretto lo studio.


In cifre, lo studio dimostra che gli uomini che, al momento dell'arruolamento, avevano una forma cardiovascolare più povera hanno avuto una probabilità 2,5 volte maggiore di sviluppare una demenza ad insorgenza precoce di più tardi nella vita. Un quoziente intellettivo più basso ha comportato un rischio 4 volte maggiore, e una combinazione di entrambi i problemi ha comportato un rischio 7 volte maggiore di demenza ad insorgenza precoce.


L'aumento del rischio è rimasto anche dopo aver controllato gli altri fattori di rischio, come l'ereditarietà, la storia medica, e le circostanze socio-economiche.

 

Fitness rafforza il cervello

"Sapevamo già che l'esercizio fisico e cognitivo riduce il rischio di malattie neurologiche. L'esercizio fisico aumenta la complessità e la funzione delle cellule nervose e anche la generazione di nuove cellule nervose nel cervello adulto, che rafforza le nostre funzioni mentali e fisiologiche. In altre parole, una buona forma cardiovascolare rende il cervello più resistente ai danni e alle malattie", dice il Prof. Georg Kuhn, autore senior dello studio.


Le persone che sviluppano una demenza ad insorgenza precoce sono spesso in età lavorativa e possono avere figli che vivono ancora in casa, il che significa che sono ancora più gravi le conseguenze sia per i malati che per le loro famiglie. Nonostante questo, i pazienti con demenza ad insorgenza precoce sono un gruppo relativamente trascurato.


"Questo rende importante avviare più ricerche su come l'esercizio fisico e mentale può influenzare la prevalenza di diversi tipi di demenza. Forse l'esercizio può essere usato sia come profilassi che come trattamento per quelli che sono nella zona a rischio di demenza ad insorgenza precoce"
, conclude la Nyberg.

 

 

 

 

 


Fonte:  Krister Svahn in University of Gothenburg  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  J. Nyberg, M. A. I. Aberg, L. Schioler, M. Nilsson, A. Wallin, K. Toren, H. G. Kuhn. Cardiovascular and cognitive fitness at age 18 and risk of early-onset dementia. Brain, 2014; DOI: 10.1093/brain/awu041

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.