Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Per i conducenti più anziani anche un solo bicchierino può essere di troppo

Anche se hai bevuto solo un bicchiere di vino a cena, ma hai più di 55 anni di età, quella singola dose potrebbe colpirti abbastanza duramente per fare di te un pilota pericoloso.


Quindi, baby boomers, quello che sospettate è vero: non dovete fare baldoria come prima.


Sara Jo Nixon, professore nei dipartimenti di psichiatria e di psicologia dell'Università della Florida, e il dottorando Alfredo Sklar, hanno studiato come delle quantità legali di alcol incidono sulle capacità di guida di due gruppi di età: 36 persone da 25 a 35 anni e 36 persone da 55 a 70.


Essi hanno scoperto che, anche se nessuno dei due gruppi di età ha assorbito abbastanza alcool da metterli al di sopra del limite legale di guida, un livello di alcol nel sangue di 0,08 (solo un bicchiere) può influenzare le capacità di guida dei conducenti più anziani.


Sulla base dei risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Psychopharmacology in febbraio, i ricercatori dicono che potrebbe essere il momento di rivalutare i livelli di legge di alcol nel sangue per tutti i conducenti. "Queste simulazioni sono state usate molto per esaminare gli anziani, e sono state usate per analizzare come l'alcol influisce sulla guida dei giovani adulti, ma nessuno ha mai osservato la combinazione di autisti anziani con alcol", ha detto Sklar. Lo studio è l'ultimo di un corpo di ricerca della Nixon e del suo team ad esaminare come anche dosi moderate di alcol colpiscono gli anziani.


All'inizio dello studio, entrambi i gruppi hanno completato un compito di guida completamente sobri su un percorso simulato ad anello di 3 chilometri di strada di campagna. I guidatori guardavano dritto in un grande monitor di un computer con due monitor di computer  di fianco, per imitare i finestrini laterali di una vettura e cosa vedono i piloti perifericamente. Un sistema stereo faceva sentire suoni della guida. Una console comprendeva un volante, i pedali del freno e dell'acceleratore.


Occasionalmente, i piloti incontravano una macchina nell'altro senso, ma non avevano altre distrazioni. "Non c'era nemmeno una mucca", ha detto la Nixon, che è anche co-vice presidente e capo della divisione di ricerca sulle dipendenze nel reparto di psichiatria del College of Medicine della UF e dell'«Evelyn F. and William L. McKnight Brain Institute» della UF. I ricercatori hanno valutato la capacità dei piloti di rimanere al centro della loro corsia e di mantenere una velocità costante. Essi hanno valutato anche la velocità di correzione del volante.


Il giorno cuccessivo, i gruppi sono stati ulteriormente divisi in sottogruppi. Il primo ha bevuto un placebo, un succo di limone-limetta da dieta con una quantità trascurabile di alcol per imitare l'esperienza di consumo di alcol. La bevanda del secondo gruppo era abbastanza forte da produrre un livello di alcol nel respiro dello 0,04 per cento, ed il drink del terzo gruppo ha dato loro un livello di alcool nel respiro dello 0,065 per cento, comunque al di sotto del livello federale legale dello 0,08.


I partecipanti hanno poi completato lo stesso compito di guida di quando erano sobri. I ricercatori hanno cronometrato il compito in modo che il calo della quantità di alcol dei partecipanti simulasse una situazione in cui gli individui bevono un bicchierino a cena e poi tornano a casa in auto.


Nei giovani adulti, i ricercatori hanno trovato che il consumo di alcool non influenza le abilità di guida per niente, una constatazione che la Nixon ha definitio "un pò sorprendente". Lei avvisa che l'assenza di effetti in questo ambiente di laboratorio non significa che la guida dei giovani guidatori adulti non ne sia influenzata in circostanze normali, in un ambiente tipico del mondo reale. E fa notare che l'impostazione di laboratorio era semplificata rispetto alla guida del mondo reale e che i dati attuali non affrontano i problemi potenziali in ambienti più complessi.


Ma per i piloti più anziani, i bassi livelli legali di intossicazione hanno influenzato la loro guida.


I ricercatori stanno valutando ulteriori risultati dello studio. I partecipanti hanno anche guidato su un percorso attraverso l'ambiente di un piccolo paese, così come in città, con pedoni, automobilisti che violano la segnaletica e altre sfide.


Sklar e gli altri del laboratorio esamineranno i dati elettrofisiologici cerebrali raccolti attraverso elettrodi sullo scalpo, incorporati nelle protezioni che i soggetti indossavano durante il viaggio, per studiare come il cervello risponde durante la guida, in presenza di dosi di alcol.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Florida  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Alfredo L. Sklar, Jeff Boissoneault, Mark T. Fillmore, Sara Jo Nixon. Interactions between age and moderate alcohol effects on simulated driving performance. Psychopharmacology, 2013; 231 (3): 557 DOI: 10.1007/s00213-013-3269-4

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.