Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sovrappeso legato a memoria, emozioni e appetito

Essere in sovrappeso sembra correlarsi a ridotti livelli di una molecola che riflette la salute delle cellule cerebrali dell'ippocampo, una parte del cervello coinvolta nella memoria, nell'apprendimento, e nelle emozioni, e probabilmente coinvolta anche nel controllo dell'appetito, secondo uno studio condotto da ricercatori della SUNY Downstate Medical Center e da altre istituzioni.


Lo studio, pubblicati in Neuroimage: Clinical, è stato condotto da un team multicentrico guidato da Jeremy D. Coplan, MD, professore di psichiatria alla SUNY Downstate, e ha esaminato la molecola N-acetil-aspartato (NAA), con la spettroscopia di risonanza magnetica, una tecnica di scansione non-invasiva a risonanza magnetica (MRI).


La NAA è associata alla salute delle cellule cerebrali. I partecipanti allo studio in sovrappeso hanno mostrato livelli bassi di NAA nell'ippocampo, rispetto ai soggetti normopeso. L'effetto era indipendente dall'età, dal sesso e dalle diagnosi psichiatriche. E' risaputa l'importanza dell'ippocampo (un organo a forma di cavalluccio marino posto in profondità all'interno del cervello) per la formazione e la conservazione della memoria ed il controllo emotivo, secondo il Dott. Coplan, ma è sconosciuto il suo ruolo nel controllo dell'appetito.


"La rilevanza della scoperta è che il sovrappeso è associato a cambiamenti specifici in una parte del cervello che è cruciale per la formazione della memoria e delle emozioni, e probabilmente dell'appetito", scrive il Dott. Coplan. Lo studio è ritenuto la prima ricerca sugli umani che documenta l'associazione della NAA con il peso corporeo. "Resta da stabilire se un basso livello di NAA è una conseguenza del sovrappeso, o una causa di esso, o una combinazione di entrambe", aggiunge il Dott. Coplan.


"Sono previsti studi futuri per chiarire se la perdita di peso porta ad un aumento della NAA. Abbiamo anche scoperto che una forte preoccupazione produce anche bassi livelli di NAA nell'ippocampo, ma non è stata associata ad un alto indice di massa corporea (BMI)", ha detto il Dott. Coplan, che con il suo team ha esaminato persone con un BMI uguale o superiore a 25. Il peso normale è definito da un BMI tra 18,5 e 24,9, il sovrappeso tra 25 e 29,9, e l'obesità da un BMI di 30 o superiore.

 

 

 

 

 


FonteSUNY Downstate Medical Center.

Riferimenti:  Jeremy D. Coplan, Hassan M. Fathy, Chadi G. Abdallah, Sherif A. Ragab, John G. Kral, Xiangling Mao, Dikoma C. Shungu, Sanjay J. Mathew. Reduced hippocampal N-acetyl-aspartate (NAA) as a biomarker for overweight. NeuroImage: Clinical, 2014; 4: 326 DOI: 10.1016/j.nicl.2013.12.014

Pubblicato in eurekalert.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)