Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le persone che conoscono l'«età del cuore» fanno di più per la loro salute

I tassi di rischio per le malattie come quelle cardiovascolari sono di solito espressi come la possibilità percentuale di contrarre la malattia entro i successivi dieci anni.


L'«Heart Age Calculator» usa gli stessi dati dei fattori di rischio ben conclamati, ma esprime il punteggio di rischio di un individuo come la stima dell'età del cuore per renderlo più personalmente rilevante all'individuo.


Le malattie cardiovascolari (CVD) sono il peggiore assassino del mondo, ma i medici stanno da molto tempo lottando per spiegare i fattori di rischio ai pazienti, in modo da incoraggiarli a cambiare il loro comportamento e ridurre i rischi.


Ricerche precedenti hanno dimostrato che l'età del cuore ha più probabilità di essere compresa e di motivare le persone a attuare cambiamenti positivi, rispetto al tasso percentuale di rischio tradizionale, soprattutto per coloro che hanno livelli maggiori di rischio modificabile. Ora, per la prima volta, dei ricercatori hanno dimostrato che l'uso dello strumento «HeartAge», per aumentare la consapevolezza del rischio di CVD, promuove cambiamenti comportamentali che si traducono in una diminuzione del rischio di CVD.


I ricercatori dell'Università delle Isole Baleari in Spagna hanno effettuato lo studio su 3.153 pazienti, che sono stati divisi in modo casuale in tre gruppi, prima di completare una valutazione annuale della salute. Ad un gruppo è stato dato il suo rischio cardiovascolare espresso come % di rischio, mentre un altro ha ricevuto le stesse informazioni espresse in termini di età del cuore. Un terzo gruppo di controllo ha ricevuto solo un orientamento generale sulla vita salutare. Le misurazioni di follow-up sono state registrate un anno più tardi, nel corso della successiva valutazione sanitaria annuale.


Il dottor Pedro Tauler, ricercatore del «Research Group on Evidence, Lifestyles and Health» dell'Università delle Isole Baleari, ha commentato: "Sappiamo che i punteggi di rischio tradizionali possono essere fonte di confusione. Abbiamo cercato di verificare se l'uso dell'«Heart Age Calculator» per indicare ai pazienti il loro rischio cardiovascolare avrebbe avuto un effetto nel motivarli ad adottare stili sani di vita e, di conseguenza, ridurre il loro rischio di sviluppare malattie cardiovascolari".


I risultati dimostrano che i pazienti che avevano avuto il loro rischio di CVD (in percentuale o in età del cuore) hanno evidenziato una riduzione significativa del loro punteggio di rischio rispetto al gruppo di controllo, e il miglioramento è stato ancora maggiore nel gruppo «HeartAge». Inoltre, i pazienti che avevano avuto l'HeartAge erano molto più propensi a prendere provvedimenti per uno stile salutare di vita, come smettere di fumare. Il tasso di abbandono dei fumatori è stato quattro volte maggiore nel gruppo «HeartAge» rispetto a quelli che hanno ricevuto i punteggi percentuali di rischio tradizionali.


Gli autori evidenziano che il miglioramento significativo del rischio di CVD visto in questo studio nel gruppo «HeartAge» è stato raggiunto senza alcun intervento diverso dalla semplice informazione data ai partecipanti sull'età del loro cuore.


Il dottor Pedro Tauler ha detto: "Questo suggerisce che il solo fatto di presentare ai pazienti informazioni facili da capire ha un effetto positivo nell'indurli ad adottare misure preventive. «HeartAge» è una strategia efficace in termini di costo (è gratuita) e di tempo (10/15' con i dati disponibili di pressione, colesterolo, peso, altezza, ...) per motivare i pazienti ad adottare uno stile di vita sano che si traduce in una riduzione del rischio di CVD. La semplicità dello strumento e il fatto che è facile da capire sono fondamentali per la sua efficacia".

 

 

 


Per fare un test sull'età del proprio cuore, andare al sito http://www.heartage.me
(è in Inglese, non traducibile automaticamente, perchè l'applicazione è sviluppata in Flash)


 

 

 

 


FonteKaizo.

Riferimenti: A. Lopez-Gonzalez, A. Aguilo, M. Frontera, M. Bennasar-Veny, I. Campos, T. Vicente-Herrero, M. Tomas-Salva, J. De Pedro-Gomez, P. Tauler. Effectiveness of the Heart Age tool for improving modifiable cardiovascular risk factors in a Southern European population: a randomized trial. European Journal of Preventive Cardiology, 2014; DOI: 10.1177/2047487313518479

Pubblicato in eurekalert.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.