Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il cervello ri-sintonizza i suoi cablaggi per tutta la vita

La microstruttura della sostanza bianca, i percorsi della comunicazione del cervello, continua a svilupparsi / maturare con l'età.


Studi precedenti collegano le differenze legate all'età della microstruttura della sostanza bianca alle capacità cognitive specifiche nell'infanzia e nell'età adulta. La maggior parte di tali studi, tuttavia, non aveva analizzato l'intera vita dei partecipanti oppure aveva valutato una parte limitata di tratti di sostanza bianca. Questo gap di conoscenza ha richiesto un nuovo studio pubblicato questa settimana in Biological Psychiatry.


Il Dr. Bart Peters, del «Zucker Hillside Hospital», ed i suoi colleghi hanno studiato la relazione tra età e prestazioni neurocognitive in nove tratti di sostanza bianca, dall'infanzia alla tarda età adulta. Per fare questo, hanno reclutato 296 volontari sani da 8 a 68 anni di età. I partecipanti hanno eseguito una serie completa di test volti a misurare il loro funzionamento cognitivo, che comprende la velocità, l'attenzione, la memoria e l'apprendimento.


Hanno anche subito una scansione non invasiva a tensore di diffusione, una tecnologia che ha permesso ai ricercatori di creare le mappe dei 9 grandi tratti di sostanza bianca sotto inchiesta. La combinazione di questi dati ha permesso di identificare i correlati neurocognitivi di ciascun tratto di materia bianca in relazione al suo modello unico di invecchiamento.


Si è scoperto che, dall'infanzia all'età adulta, le differenze di anisotropia frazionale - una misura della connettività - del cingolo sono associati alle funzioni esecutive, mentre l'anisotropia frazionale del fascicolo fronto-occipitale inferiore è associata all'apprendimento visivo e alla prestazione cognitiva globale per mezzo della velocità del elaborazione.


"Il nostro studio ha identificato i circuiti cerebrali chiave che si sviluppano durante l'adolescenza e la giovane età adulta che sono associati con la crescita delle abilità di apprendimento, di memoria e di pianificazione. Questi risultati suggeriscono che i giovani non possono avere la piena capacità di queste funzioni fino a quando queste connessioni non hanno completato la loro traiettoria normale di maturazione oltre l'adolescenza", ha spiegato Peters.


"Il nostro cervello cambia per tutta la vita. Questi cambiamenti sono alla base delle capacità che emergono e vengono affinate fino all'età adulta", ha commentato il Dr. John Krystal, direttore di Biological Psychiatry. "Ci sono indizi che le cose che facciamo per preservare la nostra salute medica, e per stimolare la nostra mente, servono anche a perfezionare e mantenere queste connessioni. Per buone ragioni, curare la salute del cervello è sempre più centrale per l'invecchiamento sano".


Inoltre, molti individui con diagnosi di disturbi psichiatrici soffrono di disfunzione neurocognitiva nell'ambito della loro malattia, che è particolarmente difficile da alleviare con i trattamenti attualmente disponibili. Studi come questo possono aiutare a identificare circuiti cerebrali / percorsi specifici che potrebbero servire da potenziali bersagli per interventi terapeutici.

 

 

 

 

 


FonteElsevier.

Riferimenti:  Bart D. Peters, Toshikazu Ikuta, Pamela DeRosse, Majnu John, Katherine E. Burdick, Patricia Gruner, Daniel M. Prendergast, Philip R. Szeszko, Anil K. Malhotra. Age-Related Differences in White Matter Tract Microstructure Are Associated with Cognitive Performance from Childhood to Adulthood. Biological Psychiatry, 2014; 75 (3): 248 DOI: 10.1016/j.biopsych.2013.05.020

Pubblicato in elsevier.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)