Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Si possono bloccare i recettori NMDA, limitando la neurotossicità

Biologi strutturali del Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL), e i collaboratori della Emory University, hanno ottenuto importanti risultati scientifici in grado di far avanzare lo sviluppo di nuovi farmaci mirati ai recettori NMDA nel cervello.


I recettori NMDA (N-metil D-aspartato) si trovano sulla superficie di molte cellule nervose e sono coinvolti nella segnalazione che è essenziale nelle funzioni cerebrali di base come l'apprendimento e la formazione della memoria.


I problemi con la loro funzione sono implicati nella depressione, nella schizofrenia, nell'Alzheimer e nel Parkinson, così come nel danno cerebrale causato da ictus.


Di norma i recettori NMDA vengono attivati ​​dal glutammato, il neurotrasmettitore più comune dei messaggi eccitatori da cellula a cellula nel cervello. L'iperattivazione dei recettori NMDA è una causa nota di tossicità delle cellule nervose. 
Gli sviluppatori di farmaci stanno perciò cercando da lungo tempo i composti che possono bloccare selettivamente o antagonizzare i recettori NMDA, senza intaccare gli altri tipi di recettori del glutammato nel cervello, la cui funzione è essenziale.


Tuttavia non è stata ancora capita a livello molecolare una questione fondamentale: come tali composti si legano e antagonizzano i recettori NMDA. Da diversi anni, Hiro Furukawa, Professore Associato del CSHL e colleghi, hanno adottato un approccio passo-passo per conoscere la forma precisa delle varie subunità della complessa proteina recettore NMDA, e per dimostrare il rapporto tra le diverse forme del recettore e la sua funzione.


Dato che le subunità hanno diversi ruoli biologici, devono essere mirate specificamente da composti farmacologici per ottenere effetti specifici. La squadra di Furukawa ha usato una tecnica chiamata cristallografia a raggi X per mappare vari domini della proteina mentre si legava a diversi composti chimici, o antagonisti, che sottoregolano la sua funzione.


Hanno pubblicato ieri sulla rivista Neuron le prime strutture cristalline di due subunità del recettore NMDA (chiamate GluN1 e GluN2A) combinate con quattro diversi composti noti per la loro capacità di inibire, o antagonizzare, la funzione del recettore NMDA.


[...]

 

 

 

 


FonteCold Spring Harbor Laboratory.

Riferimenti:  Annie Jespersen, Nami Tajima, Gabriela Fernandez-Cuervo, Ethel C. Garnier-Amblard, Hiro Furukawa. Structural Insights into Competitive Antagonism in NMDA Receptors. Neuron, 2014; 81 (2): 366 DOI: 10.1016/j.neuron.2013.11.033

Pubblicato in cshl.edu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)