Iscriviti alla newsletter

Come le fibre prevengono diabete e obesità

Come le fibre proteggono da diabete e obesitàL'enzima responsabile della reazione finale nella produzione di glucosio intestinale è evidenziato da immunofluorescenza (rosso) nel microscopio cofocale. (Fonte: © Inserm / Mithieux G.& P. Besnard)Gli scienziati sanno da 20 anni che una dieta ricca di fibre protegge l'organismo dall'obesità e dal diabete, ma finora erano loro sfuggiti i meccanismi coinvolti.


Un team franco-svedese, che comprende ricercatori del CNRS, dell'Inserm e della Université Claude Bernard Lyon 1 (Unité Inserm 855 "Nutrition et Cerveau"), è riuscito a chiarire questo meccanismo, che coinvolge la flora intestinale e la capacità dell'intestino di produrre glucosio tra i pasti.


Questi risultati, pubblicati sulla rivista Cell il 9 gennaio 2014, chiariscono anche il ruolo dell'intestino e dei microrganismi associati nel mantenere la glicemia. E daranno origine a nuove raccomandazioni dietetiche per prevenire il diabete e l'obesità.


La maggior parte della frutta dolce e molte verdure come scorzonera, cavolo o fagioli sono ricche delle cosiddette fibre fermentabili. Tali fibre non possono essere digerite direttamente dall'intestino ma vengono fermentate dai batteri intestinali diventando acidi grassi a catena corta, come propionato e butirrato, che sono assimilabili dal nostro organismo.


L'effetto protettivo di queste fibre è ben noto ai ricercatori: gli animali nutriti con una dieta ricca di fibre diventano meno grassi e hanno meno probabilità di sviluppare il diabete rispetto agli animali nutriti con una dieta priva di fibre. Tuttavia, il meccanismo alla base di questo effetto è rimasto fino ad ora un mistero.


Il team guidato da Gilles Mithieux, ricercatore CNRS del gruppo "Nutrition et Cerveau" (Inserm / Université Claude Bernard Lyon 1), si è chiesto se tale meccanismo possa essere legato alla capacità dell'intestino di produrre glucosio. L'intestino è infatti in grado di sintetizzare questo zucchero e rilasciarlo nel flusso sanguigno tra i pasti e di notte. Tuttavia, il glucosio ha delle proprietà particolari: viene rilevato dai nervi nelle pareti della «vena porta» (che raccoglie il sangue proveniente dall'intestino), che a sua volta invia un segnale nervoso al cervello. In risposta, il cervello innesca una serie di effetti protettivi contro il diabete e l'obesità: si dissolve la sensazione di fame, il dispendio energetico a riposo è migliorato e, ultimo ma non meno importante, il fegato produce meno glucosio.


Per collegare fibre fermentabili e produzione di glucosio dell'intestino, i ricercatori hanno sottoposto ratti e topi a diete arricchite con fibre fermentabili, o con propionato o butirrato. Hanno quindi osservato una forte induzione dell'espressione dei geni e degli enzimi responsabili della sintesi del glucosio a livello intestinale. Essi hanno dimostrato che l'intestino di questi animali usa il propionato come precursore per aumentare la produzione di glucosio. I topi nutriti con una dieta ricca di grassi e zuccheri, ma integrata con fibre, sono diventati meno grassi rispetto ai topi di controllo e sono stati anche protetti dallo sviluppo del diabete grazie all'aumento significativo della sensibilità all'insulina.


I ricercatori hanno ripetuto l'esperimento con i topi ai quali era stata soppressa con l'ingegneria genetica la capacità di produrre glucosio da parte dell'intestino. Nessun effetto protettivo è stato quindi osservato: questi topi sono diventati grassi e hanno sviluppato il diabete come quelli nutriti con una dieta priva di fibre. Alla base degli effetti positivi delle fibre fermentabili sull'organismo c'è quindi la produzione di glucosio dall'intestino da parte del propionato e del butirrato.


Oltre a questo meccanismo precedentemente sconosciuto, questo lavoro mette in luce il ruolo della flora intestinale che, fermentando le fibre alimentari, fornisce all'intestino i precursori per la produzione di glucosio. Esso mostra anche l'importanza dell'intestino nella regolazione del glucosio nel corpo. Infine, questi risultati dovrebbero permettere di proporre linee guida nutrizionali ed evidenziare nuovi bersagli terapeutici per prevenire o trattare il diabete e l'obesità.

 

 

 

 

 


FonteCNRS (Délégation Paris Michel-Ange).

Riferimenti:  Filipe De Vadder, Petia Kovatcheva-Datchary, Daisy Goncalves, Jennifer Vinera, Carine Zitoun, Adeline Duchampt, Fredrik Bäckhed, Gilles Mithieux. Microbiota-generated metabolites promote metabolic benefits via gut-brain neural circuits. Cell, January 2014, DOI: 10.1016/j.cell.2013.12.016

Pubblicato in cnrs.fr (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.