Iscriviti alla newsletter

Capire come si formano i ricordi per trovare una cura alla demenza

Gregg Roman con il microscopio cofocaleI moscerini della frutta sono la chiave per il trattamento della demenza? I ricercatori dell'Università di Houston (UH) hanno fatto un passo avanti significativo, svelando i meccanismi del condizionamento pavloviano. Il loro lavoro li aiuterà a capire come si formano i ricordi e, in ultima analisi, a fornire i migliori trattamenti per migliorare la memoria a tutte le età.


Gregg Roman (oto a sinistra), professore associato di biologia e biochimica alla UH, e Shixing Zhang, suo socio di post-dottorato, descrivono i loro risultati in un articolo pubblicato il 27 Novembre in Current Biology, una rivista scientifica bimestrale pubblicata da Cell Press.


"La memoria è essenziale per la nostra funzione quotidiana ed è anche fondamentale per il nostro senso del sé", ha detto Roman. "In larga misura, noi siamo la somma delle nostre esperienze. Quando i ricordi non possono più essere recuperati o abbiamo difficoltà a formarne di nuovi, gli effetti sono spesso tragici. In futuro, il nostro lavoro ci permetterà di avere una migliore comprensione di come si formano i ricordi umani".


Roman e Zhang si sono proposti di svelare alcuni di questi misteri studiando il cervello dei moscerini della frutta (Drosophila). All'interno del cervello della mosca, dice Roman, ci sono le cellule nervose che svolgono un ruolo nell'apprendimento e nella memoria olfattiva. L'apprendimento olfattivo, dice, è un esempio di condizionamento classico descritto per primo da Pavlov nel suo esperimento con i cani. Nel loro studio, i moscerini sono stati addestrati per associare una scossa elettrica debole ad un odore. Dopo l'allenamento le mosche evitavano quell'odore.


Mushroom bodiesMushroom bodies, o corpora pedunculata, visibili come due steli nel cervello del moscerino della frutta (Drosophila). (Fonte: Jenett et al., 2006)"Abbiamo scoperto che queste particolari cellule nervose - i neuroni del lobo gamma dei mushroom bodies o corpora pedunculata nel cervello degli insetti - sono attivati dagli odori. Addestrando i moscerini ad associare un odore ad una scossa elettrica, si cambia il modo in cui queste cellule rispondono agli odori, perchè modificano l'attività dei neuroni del lobo gamma conosciuta come traccia di memoria", ha detto.

"È interessante la scoperta che l'addestramento induce i neuroni del lobo gamma ad essere attivati più debolmente dagli odori che non sono accoppiati ad una scossa elettrica, mentre gli odori accoppiati con scosse elettriche mantengono una forte attivazione di questi neuroni. Così, i neuroni del lobo gamma rispondono con più forza all'odore addestrato rispetto all'odore non addestrato".


Il team ha anche dimostrato che una specifica proteina - G(o) eterotrimerica - è coinvolta naturalmente nell'inibizione dei neuroni del lobo gamma. Roman dice che rimuovendo l'attività di questa proteina esclusivamente dai neuroni del lobo gamma comporta una perdita della traccia di memoria e, quindi, impoverisce l'apprendimento. Pertanto, l'inibizione del rilascio di neurotrasmettitori da questi neuroni, attraverso l'azione della proteina G(o), è fondamentale per formare le tracce di memoria e i ricordi associati.


E' significativo usare i moscerini della frutta perchè, anche se la loro struttura cerebrale è molto più semplice e con molti meno neuroni, il loro corpo fungheo è analogo alla corteccia peririnale degli esseri umani, che svolge la stessa funzione di integrazione e di apprendimento sensoriale. Questa semplicità permette agli scienziati di acquisire conoscenze sul modo in cui i ricordi sono acquisiti, conservati e recuperati.


"La drosophila rappresenta il principio Goldilocks della ricerca neurale, dove una sufficiente complessità comportamentale, convive con un enorme vantaggio nella semplicità neurale", dice Roman. "I comportamenti complessi ci permettono di esaminare molti processi comportamentali come l'apprendimento, l'attenzione, l'aggressività e il comportamenti di tipo-dipendenza, mentre la semplicità ci permette di sezionare le attività cruciali neurali fino alle singole cellule. Inoltre, la drosophila ha il set più potente di attrezzi genetici disponibile per la sperimentazione comportamentale. Usando questi strumenti, stiamo identificando geneticamente le molecole necessarie a questi comportamenti e sezionare la logica dei circuiti neurali che permettono di effettuare i cambiamenti nel comportamento".


La coppia dice che tutta l'esperienza accumulata finora suggerisce che molecole e logica si possono applicare alla maggior parte degli animali, compreso l'uomo, portando ad una comprensione più completa del modo in cui si formano i ricordi nell'uomo, sia a livello molecolare che attraverso l'attività dei circuiti neurali.


La ricerca, inizialmente finanziata da un premio del Norman Hackerman Advanced Research Program dallo stato del Texas, ha potuto contare anche su una sovvenzione del Major Research Instrumentation Program dalla National Science Foundation, che ha fornito il microscopio necessario per misurare l'attività neurale.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Houston.

Riferimenti: Shixing Zhang, Gregg Roman. Presynaptic Inhibition of Gamma Lobe Neurons Is Required for Olfactory Learning in Drosophila. Current Biology, 2013; DOI: 10.1016/j.cub.2013.10.043

Pubblicato da Lisa Merkl in uh.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.