Iscriviti alla newsletter

Bere in adolescenza aumenta il rischio di demenza precoce

Foto: Andy Rain / EPABere pesantemente in adolescenza è il fattore di rischio singolo più grande per lo sviluppo di una demenza insolitamente precoce, secondo una nuova ricerca.


Lo studio, su quasi 500 mila uomini svedesi, ha identificato l' "intossicazione alcolica" nella tarda adolescenza come il più grave dei nove fattori di rischio indipendenti per la demenza ad esordio precoce (young onset dementia = YOD), cioè quella che insorge prima dei 65 anni.


I ricercatori guidati dal Prof. Peter Nordstrom, della Umea University in Svezia, hanno esaminato le schede cliniche di 488.484 uomini arruolati nel servizio militare del paese, ad una età media di 18 anni tra il 1969 e il '79, 487 dei quali sono stati successivamente diagnosticati con YOD ad una età media di 54 anni.


Circa 800.000 persone nel Regno Unito hanno la demenza, di cui più di 17.000 l'hanno contratta prima di aver compiuto i 65 anni, secondo l'Alzheimer's Society. Due terzi dei malati sono donne e un terzo sono uomini.


Altri "fattori di rischio della tarda adolescenza" individuati dai ricercatori includono l'ictus, l'uso di farmaci antipsicotici, la depressione, la demenza del padre, l'intossicazione da farmaci diversi dall'alcol, la scarsa funzionalità cognitiva alla coscrizione, la bassa altezza alla coscrizione e l'alta pressione sanguigna sistolica alla coscrizione. Insieme, i nove fattori rappresentano il 68% dei 487 casi di YOD trovati al follow-up.


Gli uomini con almeno due fattori di rischio su nove, e che ricadevano nel terzo inferiore dei partecipanti allo studio per la funzione cognitiva globale, avevano un rischio maggiore di 20 volte di sviluppare YOD, secondo i ricercatori.


"Siamo molto lontani dal sapere esattamente perché alcune persone sviluppano la demenza e altre no. Tuttavia, ciò che questo studio dimostra ancora una volta, è che molte delle cose che stiamo cominciando a identificare come fattori di rischio sono controllabili"
, ha detto Jess Smith, ricercatore dell'Alzheimer's Society. "Liberarsi del bere eccessivo in adolescenza o della droga abituale, e trattare presto le condizioni come la depressione, potrebbe essere la chiave per ridurre il rischio di demenza in età avanzata".

 

 

 

 

 


Fonte: Umeå University

Pubblicato da Denis Campbell in The Guardian (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.