Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricercatori individuano 'interruttore' della memoria di lungo periodo

Neurobiologi dell'Università di Heidelberg hanno scoperto che il calcio del nucleo delle cellule è un "interruttore" cellulare responsabile della formazione della memoria di lungo periodo.


Usando il moscerino della frutta Drosophila melanogaster come modello, il team guidato dal Prof. Dr. Christoph Schuster e il Prof. Dr. Hilmar Bading ha indagato sul modo in cui apprende il cervello.


I ricercatori volevano sapere quali sono i segnali nel cervello  responsabili della creazione della memoria a lungo termine e della formazione delle ​​speciali proteine coinvolte. Il team del Centro Interdisciplinare di Neuroscienze (IZN) ha misurato i livelli nucleari di calcio con una proteina fluorescente nei centri di associazione ed apprendimento del cervello dell'insetto, per indagare eventuali cambiamenti che si verificano durante il processo di apprendimento.


Il loro lavoro sul moscerino della frutta ha rivelato brevi picchi nel livello di calcio nel nucleo cellulare di specifici neuroni durante l'apprendimento. Proprio questo segnale del calcio è stato identificato dai ricercatori come l'innesco di un programma genetico che controlla la produzione di "proteine della ​​memoria". Se si blocca questo interruttore del calcio nucleare, i moscerini non riescono più a formare memoria a lungo termine.


Il Prof. Schuster spiega che insetti e mammiferi hanno separato i rispettivi percorsi evolutivi circa 600 milioni di anni fa. A dispetto di questo divario considerevole, alcuni processi di vitale importanza (come la formazione della memoria) usano meccanismi cellulari simili negli esseri umani, nei topi e nei moscerini, come sono stati in grado di dimostrare gli esperimenti dei ricercatori. "Queste somiglianze indicano che la formazione della memoria a lungo termine è un fenomeno antico già presente negli antenati comuni di insetti e vertebrati. Entrambe le specie probabilmente usano meccanismi cellulari simili per la formazione della memoria a lungo termine, compreso l'interruttore del calcio nucleare", spiega Schuster.


I ricercatori dell'IZN suppongono che interruttori simili, basati su segnali del calcio nucleare, potrebbero avere applicazioni in altri settori - presumibilmente ogni volta che gli organismi hanno bisogno di adattarsi alle nuove condizioni nel lungo termine. "Anche la memoria del dolore, per esempio, o alcune funzioni per la protezione e la sopravvivenza dei neuroni usano questo interruttore di calcio nucleare", dice il Prof. Bading.


Questo interruttore cellulare potrebbe non funzionare negli anziani, fatto che Bading ritiene possa spiegare il declino della memoria osservato di solito in età avanzata. Quindi queste scoperte dei neurobiologi di Heidelberg aprono nuove prospettive per il trattamento dei cambiamenti nelle funzioni cerebrali legati all'età e alle malattie.

 

 

 

 

 


Fonte: Heidelberg, Universität.

Riferimento: J.-M. Weislogel, C. P. Bengtson, M. K. Muller, J. N. Hortzsch, M. Bujard, C. M. Schuster, H. Bading. Requirement for Nuclear Calcium Signaling in Drosophila Long-Term Memory. Science Signaling, 2013; 6 (274): ra33 DOI: 10.1126/scisignal.2003598

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)