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Metodo innovativo per trattare l'Alzheimer [nei topi]

Ricercatori del RIKEN Brain Science Institute riferiscono di aver usato con successo un virus vettore per ripristinare l'espressione di una proteina del cervello e migliorare le funzioni cognitive, in un modello di topo dell'Alzheimer.

I ricercatori, guidati dal dottor Takaomi Saido, hanno sviluppato un vettore virus adeno-associato (AAV) che porta il gene neprilisina, che hanno somministrato a topi carenti di neprilisina.


Poiché è impossibile portare i geni direttamente al cervello senza intervento chirurgico, i ricercatori hanno iniettato il virus nel ventricolo sinistro del cuore, un percorso diretto fino al cervello.


Essi dimostrano che l'espressione risultante di neprilisina nel cervello dei topi ha comportato una riduzione dell'accumulo di peptide beta-amiloide, la proteina responsabile del declino cognitivo dei pazienti di Alzheimer.


Nelle foto si vede la riduzione della quantità di amiloide-beta (fluorescente) da prima del trattamento (foto in alto) a dopo (foto qui a lato).


I ricercatori hanno anche osservato una riduzione dei sintomi associati all'Alzheimer nei topi, come la perdita di memoria.


Questi risultati, pubblicati il 18 Marzo 2013 su Scientific Reports, puntano verso una nuova strategia terapeutica per l'Alzheimer e altre malattie neurodegenerative.

 

 

 

 

 


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Fonte: Riken

Riferimento: Nobuhisa Iwata, Misaki Sekiguchi, Yoshino Hattori, Akane Takahashi, Masashi Asai, Bin Ji, Makoto Higuchi, Matthias Staufenbiel, Shin-ichi Muramatsu & Takaomi C. Saido. Global brain delivery of neprilysin gene by intravascular administration of AAV vector in mice. Scientific Reports, Volume: 3, Article number: 1472. DOI: doi:10.1038/srep01472

Pubblicato in Medical Xpress il 1 Aprile 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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