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Gene dell'obesità (FTO) collegato al rischio di Alzheimer

Three silhouettes depicting the outlines of a normal sized (left), overweight (middle), and obese person (right).La relazione tra obesità e rischio di Alzheimer (AD) è un settore controverso della ricerca. Diversi studi hanno trovato un aumento del rischio potenziale di Alzheimer nei soggetti obesi.

Tuttavia, l'associazione finora era incoerente perchè altri studi hanno trovato anche una riduzione del rischio nella popolazione in sovrappeso.


Un metodo per approfondire la possibile associazione del rischio obesità-Alzheimer è negli studi genetici diretti dei geni noti per essere correlati all'obesità. Christiane Reitz e colleghi del National Institute on Aging hanno pubblicato di recente uno studio di questo tipo sulla rivista PLoS One.


Si sono concentrati sui polimorfismi del gene Fat and Obesity-Associated (FTO). Il gene FTO si trova sul braccio q del cromosoma umano 15. I polimorfismi associati all'introne 1 e 2 e all'esone 2 dell'FTO sono associati a un aumento del tasso di obesità e hanno anche qualche prova di essere legati al rischio di Alzheimer.


Per studiare il problema in modo più dettagliato, Reitz e colleghi hanno condotto una analisi Proteina a Singolo Nucleotide (SNP) del gene FTO in soggetti con Alzheimer e altri di controllo. Nell'analisi SNP sono stati utilizzati due campioni indipendenti con un campione combinato avvicinando 3.000 soggetti. Hanno inoltre condotto una analisi dell'espressione del gene FTO dei casi di Alzheimer confermati da analisi neuropatologiche del cervello.

Le scoperte chiave di questo studio genetico sono:

  • Otto regioni SNP dell'FTO sono legate alla variazione del rischio di Alzheimer
  • Sono stati identificati 11 aplotipi FTO che contribuiscono in modo significativo al rischio di Alzheimer
  • Gli studi dell'espressione genica nei tessuti cerebrali dei soggetti con Alzheimer hanno mostrato che l'espressione del gene FTO è inferiore rispetto ai controlli


Gli autori fanno notare che i risultati del loro studio "confermano l'associazione tra variazione genetica dell'introne 1, dell'esone 2 o dell'introne 2 nel gene FTO e l'Alzheimer".


Essi propongono diversi meccanismi per questa associazione:

  • Lo stato del gene FTO aumenta il rischio di iperinsulinemia e di diabete di tipo II, fattori di rischio noti dell'Alzheimer.
  • Per un secondo meccanismo potenziale lo stato del gene FTO contribuisce all'Alzheimer con una patologia vascolare (ad esempio: ipertensione, alterazioni lipidiche, aterosclerosi).
  • Infine, notano che l'obesità aumenta i marcatori di infiammazione aumentando le adipochine e le citochine che possono contribuire al rischio o alla gravità dell'Alzheimer.


Si tratta di un importante studio nella ricerca in corso per comprendere l'effetto dell'obesità sul rischio di Alzheimer. Esplorare i meccanismi genetici è un approccio promettente per completare gli studi epidemiologici sui fattori di rischio, per migliorare la nostra comprensione dell'Alzheimer.

 

 

 

 

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Riferimento: Reitz C, Tosto G, Mayeux R, Luchsinger JA, & the NIA-LOAD/NCRAD Family Study Group and the Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative (2012). Genetic Variants in the Fat and Obesity Associated (FTO) Gene and Risk of Alzheimer's Disease. PloS one, 7 (12) PMID: 23251365

Pubblicato in BrainPosts il 14 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari - Grafica: Wikipedia

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