Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Collegamento genetico tra personalità attiva (anti-Alzheimer) e longevità

Elderly couple exercisingRicercatori della UC Irvine e di altre istituzioni hanno scoperto che una variante di un gene associato a tratti di personalità attiva (che contrasta l'Alzheimer) negli esseri umani sembra essere coinvolto anche nella longevità.

Questo derivato di un gene del recettore della dopamina (l'allele DRD4 7R) appare in quantità significativamente più alta nelle persone con più di 90 anni ed è legato all'aumento della durata della vita in studi sui topi.


Robert Moyzis, professore di chimica biologica alla UC Irvine, e la dottoressa Nora Volkow, psichiatra che svolge attività di ricerca al Laboratorio Nazionale di Brookhaven e dirige anche il National Institute on Drug Abuse, ha condotto una ricerca sui dati dello Studio 90+, guidato dalla UC Irvine a Laguna Woods in California. I risultati sono pubblicati online su The Journal of Neuroscience.


La variante del gene fa parte del sistema della dopamina, che facilita la trasmissione di segnali tra neuroni e ha un ruolo importante nella rete del cervello responsabile dell'attenzione e dell'apprendimento guidato da ricompensa. L'allele DRD4 7R smussa la segnalazione della dopamina, migliorando la reattività degli individui al loro ambiente. Le persone portatrici di questa variante di gene, dice Moyzis, sembrano essere più motivate a svolgere attività sociali, intellettuali e fisiche. La variante è legata anche al disordine da deficit di attenzione/iperattività e a comportamenti di dipendenza e rischiosi.


"Anche se la variante genetica non può influenzare direttamente la longevità"
, dice Moyzis, "essa è associata a tratti di personalità che hanno dimostrato essere importanti per vivere più a lungo, e una vita più sana. E' ben documentato che più si è coinvolti in attività sociali e fisiche, più probabilità si ha di vivere più a lungo. Potrebbe essere semplicemente così". Numerosi studi (compresi un certo numero di essi derivati dallo Studio 90+) hanno confermato che essere attivi è importante per un buon invecchiamento, e per combattere il progresso delle malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer.


La ricerca molecolare evolutiva precedente, guidata da Moyzis e Chuansheng Chen, professore di psicologia e comportamento sociale alla UC Irvine, ha indicato che questo "allele della longevità" è stato selezionato durante l'esodo umano nomade fuoi dall'Africa più di 30.000 anni fa. In the new study, the UC Irvine team analyzed genetic samples from 310 participants in the 90+ Study. Nel nuovo studio, il team dell'UC Irvine ha analizzato i campioni genetici di 310 partecipanti allo studio 90+. Questi "molto anziani" sono il 66 per cento in più tra gli individui portatori della variante, rispetto ad un gruppo di controllo di 2.902 persone di età compresa tra 7 e 45 anni. La presenza della variante è anche fortemente correlata con alti livelli di attività fisica.


In seguito, Volkow, il neuroscienziato Panayotis Thanos e i loro colleghi del Brookhaven National Laboratory hanno scoperto che i topi senza la variante hanno una durata della vita inferiore dal 7 al 9,7 per cento rispetto a coloro che possiedono il gene, anche se sono cresciuti in un ambiente arricchito.


Anche se è evidente che la variante può contribuire alla longevità, Moyzis dice che sono necessari ulteriori studi per individuare gli eventuali benefici clinici immediati della ricerca. "Tuttavia, è chiaro che gli individui con questa variante del gene con più probabilità stanno già rispondendo al noto adagio medico di fare più attività fisica", ha aggiunto.


Hanno contribuito allo studio il primo autore Deborah Grady, Maria Corrada, Valentina Ciobanu, Alexandra Moyzis, Chuansheng Chen e il Dr. Claudia Kawas sono all'UC Irvine; Diana Shustarovich e Gene-Jack Wang al Brookhaven; David Grandy alla Oregon Health & Science University; Marcelo Rubinstein al National Scientific & Technical Research Council dell'Argentina; e Qi Dong alla Beijing Normal University. Il finanziamento è stato fornito dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, dal National Institute on Aging, e dal programma intramurale dell'Istituto Nazionale sugli Abuso dell'Alcool & Alcolismo.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University of California - Irvine.

Riferimento:
DL Grady, PK Thanos, MM Corrada, JC Barnett, V. Ciobanu, D. Shustarovich, A. Napoli, AG Moyzis, D. Grandy, M. Rubinstein, G.-J. Wang, CH Kawas, C. Chen, Q. Dong, E. Wang, ND Volkow, RK Moyzis. DRD4 Genotype Predicts Longevity in Mouse and Human. Journal of Neuroscience, 2013; 33 (1): 286 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.3515-12.2013.

Pubblicato in ScienceDaily il 3 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.