Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esperienza sensoriale persistente positiva per l'invecchiamento cerebrale

Nonostante una vecchia credenza scientifica che gran parte del cablaggio del cervello è fissato dal tempo dell'adolescenza, un nuovo studio dimostra che i cambiamenti nell'esperienza sensoriale possono favorire un ricablaggio massiccio del cervello, anche quando uno invecchia.

Inoltre, lo studio ha rilevato che questo ricablaggio coinvolge le fibre che forniscono in via primaria dati alla corteccia cerebrale, la parte del cervello responsabile della percezione sensoriale, del controllo motorio e della cognizione.


Questi risultati promettono di aprire nuove vie di ricerca sul rimodellamento del cervello e l'invecchiamento. Pubblicato nell'edizione del 24 maggio 2012 di Neuron, lo studio è stato condotto da ricercatori del Max Planck Institute della Florida (MPFI) e alla Columbia University di New York. "Questo studio capovolge decenni di vecchie credenze che la maggior parte del cervello è già cablata prima del periodo critico che termina quando inizia l'età adulta", ha detto Marcel Oberlaender, PhD, neuroscienziato del MPFI e primo autore dello studio. "Cambiando la natura dell'esperienza sensoriale, siamo stati in grado di dimostrare che il cervello può essere ricablato, anche in età avanzata. Ciò potrebbe suggerire che, se si ferma l'apprendimento e la sperimentazione di cose nuove quando si invecchia, si possono perdere una notevole quantità di connessioni all'interno del cervello".


 I ricercatori hanno condotto il loro studio esaminando il cervello di ratti anziani, concentrandosi su una zona nota come talamo, che elabora e fornisce informazioni ottenute dagli organi sensoriali alla corteccia cerebrale. Si credeva che le connessioni tra il talamo e la corteccia si fermassero di cambiare nella prima età adulta, ma questo non è quanto è emerso dai roditori studiati. Essendo animali notturni, i ratti si basano principalmente sui baffi come organi sensoriali attivi per esplorare e muoversi nel loro ambiente. Per questo motivo, il sistema baffi è un modello ideale per studiare se il cervello può essere ristrutturato cambiando l'esperienza sensoriale. Con un semplice taglio dei baffi, impedendo ai topi di ricevere tale forma importante e frequente di input sensoriale, gli scienziati hanno cercato di determinare se si fosse verificato un ampio ricablaggio delle connessioni tra il talamo e la corteccia.


Dall'esame hanno scoperto che gli animali con i baffi tagliati avevano alterato gli assoni, le fibre nervose lungo le quali vengono trasmesse informazioni da un neurone (cellula nervosa) a molti altri; quelli che avevano i baffi intatti non avevano le modifiche assonali. I loro risultati sono stati particolarmente sorprendenti, poichè i ratti erano considerati relativamente vecchi - il che significa che questo ricablaggio può ancora avvenire in una età che non si pensava in precedenza possibile. Inoltre è anche notevole che il ricablaggio è successo rapidamente, in appena pochi giorni. "Abbiamo dimostrato che la struttura del cervello dei roditori è in continuo mutamento, e che questo ricablaggio è modellato dall'esperienza sensoriale e dall'interazione con l'ambiente", ha detto il Dott. Oberlaender. "Questi cambiamenti sembrano avvenire tutta la vita e possono riguardare altri sistemi sensoriali e specie, comprese le persone. I nostri risultati aprono la possibilità di nuove vie di ricerca sullo sviluppo del cervello che invecchia utilizzando studi anatomici quantitativi, combinati con tecnologie di imaging non invasive adatte per l'uomo, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI)".


Lo studio è stato possibile grazie ai recenti progressi nell'imaging ad alta risoluzione e alle tecniche di ricostruzione, sviluppate in parte dal Dr. Oberlaender al MPFI. Questi nuovi metodi permettono ai ricercatori di tracciare automaticamente e in modo affidabile i modelli sottili e complessi di ramificazioni di singoli assoni, i cui diametri tipici sono inferiori a un millesimo di millimetro, in tutto il cervello.


Il Dr. Oberlaender fa parte del gruppo Max Planck Florida Institute's Digital Neuroanatomy, guidato dal premio Nobel Dr. Bert Sakmann. Il gruppo si concentra sull'anatomia funzionale dei circuiti nella corteccia cerebrale che sono alla base di comportamenti semplici (ad esempio la capacità decisionale). Uno degli sforzi più significativi del gruppo è un programma dedicato ad ottenere una mappa tridimensionale del cervello del roditore. Questo lavoro permetterà di percepire l'architettura funzionale di intere aree corticali, e getterà le basi per una comprensione meccanicistica della percezione sensoriale e del comportamento. Lo studio è stato condotto in collaborazione con il gruppo del Dr. Randy M. Bruno del Dipartimento di Neuroscienze della Columbia University a New York.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale del Max Planck Florida Institute.

Riferimento:
Marcel Oberlaender, Alejandro Ramirez, Randy M. Bruno. Sensory Experience Restructures Thalamocortical Axons during Adulthood. Neuron, 2012; 74 (4): 648 DOI: 10.1016/j.neuron.2012.03.022.


Pubblicato in ScienceDaily il 24 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.