Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta molecola che blocca il percorso dell'Alzheimer

Ricercatori della Università della California-Davis (UC Davis) hanno scoperto nuovi composti che disturbano la formazione di amiloide, i grumi di proteine ​​presenti nel cervello delle persone con Alzheimer ritenuti importanti nel causare il declino mentale tipico della malattia.

I cosiddetti "composti fluorene spin-labeled" sono un nuovo obiettivo importante per i ricercatori e medici concentrati sulla diagnosi, il trattamento e lo studio della malattia.


John C. Voss
"Abbiamo trovato che queste piccole molecole hanno notevoli effetti positivi sui neuroni in coltura, dalla protezione contro i composti tossici che si formano nei neuroni al ridurre i fattori infiammatori", ha dichiarato John C. Voss (foto), professore di biochimica e medicina molecolare alla UC Davis School of Medicine e ricercatore principale dello studio. "Risultano quindi avere un grande potenziale come agente terapeutico per prevenire o ritardare lesioni negli individui nelle prime fasi dell'Alzheimer, prima che avvenga il danno significativo al cervello".


L'amiloide è un accumulo di proteine ​​e peptidi che si trovano naturalmente nel corpo. Un componente dell'amiloide -il peptide beta amiloide (Aβ)- è ritenuto uno dei principali responsabili della distruzione dei neuroni nel cervello. I composti di fluorene, che sono piccole molecole di tre anelli, originariamente sono stati sviluppati come agenti di visualizzazione per rilevare l'amiloide con scansioni PET. Oltre ad essere eccellenti per la rilevazione dell'amiloide, i fluoreni si legano e destabilizzano il peptide Aβ e quindi riducono la formazione di amiloide, in base a precedenti risultati di studi nei topi effettuati da Lee-Way Jin, un altro autore dello studio e professore associato al MIND Institute and Department of Medical Pathology and Laboratory Medicine della UC Davis.


L'attuale ricerca ha studiato gli effetti dei composti fluorene attaccando una molecola speciale che rende evidente la loro attività, utilizzando la spettroscopia a risonanza paramagnetica elettronica (EPR). Questa tecnologia permette ai ricercatori di osservare attività molto specifiche di molecole che interessano, perché i tessuti biologici non emettono segnali rilevabili dall'EPR. Poiché Voss era interessato all'attività dei fluoreni, ha aggiunto una "spin label" di nitrossido, una specie chimica con un segnale unico che può essere misurato mediante EPR.


Il gruppo ha scoperto che i composti spin-labeled hanno perturbato la formazione del peptide Aβ  ancora più efficacemente di quanto hanno fatto i fluoreni non marcati [labeled=marcati, etichettati]. Inoltre, le proprietà antiossidanti del nitrossido, che eliminano le specie reattive dell'ossigeno conosciute per danneggiare i neuroni ed aumentare l'infiammazione, hanno contribuito in modo significativo agli effetti protettivi sui neuroni. "I fluoreni spin-labeled hanno dimostrato un certo numero di caratteristiche estremamente importanti: sono eccellenti per la rilevazione dell'amiloide negli studi di imaging, perturbano la formazione dell'Aβ, e riducono l'infiammazione", ha detto Voss. "Questo li rende potenzialmente utili nei settori della ricerca, della diagnosi e del trattamento dell'Alzheimer".


L'Alzheimer è la forma più comune di demenza e colpisce circa 5 milioni di americani.  I farmaci attualmente utilizzati per combattere la malattia di solito hanno solo benefici limitati e temporanei, e molti effetti collaterali. Uno dei principali ostacoli nello sviluppo di terapie per l'Alzheimer è che la maggior parte delle molecole non attraversano la barriera emato-encefalica, e quindi i potenziali trattamenti somministrati per via orale o iniettati nel sangue non possono entrare nel cervello, dove sono necessari. I composti di fluorene sono piccole molecole che si sono dimostrati capaci di penetrare bene nel cervello. "Abbiamo unito le competenze di diversi settori per arrivare a questo punto, e quello che una volta era un interesse secondario è diventato un obiettivo importante", ha detto Voss. "Siamo molto eccitati e pieni di speranza che questi composti unici possano diventare estremamente importanti".


Il gruppo di Voss progetta di studiare in seguito la sicurezza dei composti di fluorene spin-labeled, nonché la loro efficacia per il trattamento di modelli di Alzheimer in piccoli animali.


Altri autori dello studio UC Davis comprendono Jitka Petrlova e Robin Altman, anch'essi del Dipartimento di Biochimica e Medicina Molecolare; Izumi Maezawa e Seok Hong del MIND Institute; e Daniel A. Bricarello e Atul N. Parikh del Dipartimento di Scienze Applicate. Altri autori sono Tamás Kalai e Kálmán Hideg dell'Università di Pecs, Istituto di Chimica Organica e Medicinale in Ungheria, e Ghimire Harishchandra e Gary A. Lorigan del Dipartimento di Chimica e Biochimica alla Miami University di Oxford in Ohio. Il lavoro è stato finanziato dal US National Institutes of Health (R01 AG029246) e dal Fondo Nazionale Ungherese di Ricerca (OTKA T81123).

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 


Fonte: Materiale della University of California - Davis Health System.

Riferimento:
Jitka Petrlova, Tamás Kálai, Izumi Maezawa, Robin Altman, Ghimire Harishchandra, Hyun-Seok Hong, Daniel A. Bricarello, Atul N. Parikh, Gary A. Lorigan, Lee-Way Jin, Kálmán Hideg, John C. Voss. The Influence of Spin-Labeled Fluorene Compounds on the Assembly and Toxicity of the Aβ Peptide. PLoS ONE, 2012; 7 (4): e35443 DOI: 10.1371/journal.pone.0035443.

Pubblicato in
ScienceDaily il 30 Aprile 2012
- Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)