Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Effetto placebo per il sollievo dal dolore, senza farmaci

I placebo riducono il dolore creando un'aspettativa di sollievo. La distrazione (per esempio, fare un cruciverba) lo allevia mantenendo il cervello occupato.

Ma usano gli stessi processi cerebrali? La neuro visualizzazione suggerisce che è così. Quando si applica un placebo, gli scienziati vedono una attività nella corteccia prefrontale dorsolaterale. Questa è la parte del cervello che controlla le funzioni cognitive di alto livello come la memoria di lavoro e l'attenzione - quella che si utilizza per fare quel cruciverba che distrae.


Ora un nuovo studio contesta la teoria che l'effetto placebo sia una funzione cognitiva di alto livello. Gli autori (Jason T. Buhle, Bradford L. Stevens e Jonathan J. Friedman della Columbia University e Tor D. Wager della University of Colorado Boulder) hanno ridotto il dolore in due modi: somministrando un placebo o un compito di memoria difficile.


Ma quando hanno messo le due cose insieme, "il livello di riduzione del dolore avvertito dalle persone si era sommato. Non c'era alcuna interferenza tra di loro", dice Buhle. "Questo suggerisce che si basano su meccanismi distinti". I risultati, pubblicati su Psychological Science, rivista della Association for Psychological Science, potrebbero aiutare i medici a massimizzare il sollievo dal dolore senza farmaci.


Lo studio ha visto 33 partecipanti partecipare in tre sessioni separate. Nella prima, gli sperimentatori hanno applicato del calore alla pelle con una piccola placca di metallo e hanno calibrato la percezione del dolore di ciascun individuo. Nella seconda sessione, ad alcune delle persone è stata applicata una normale crema sulla pelle è stato detto loro che era un analgesico potente ma sicuro. Agli altri è stata messa quello che, veniva detto loro, era una crema normale per le mani.


Nei test solo con placebo, i partecipanti hanno fissato una croce sullo schermo e hanno valutato il dolore di numerose applicazioni di calore (dello stesso livello, anche se a loro veniva detto che variava). In altri test hanno svolto un compito difficile di memoria; distrazione e placebo simultaneamente. Nella terza sessione, chi aveva avuto la crema comune ha avuto "analgesici" e viceversa. La procedura era la stessa.


I risultati: sia con il compito di memoria che con solo il placebo, i partecipanti hanno sentito meno dolore durante le prove, quando hanno fissato la croce. Insieme, i due effetti si sono sommati; non hanno interagito o interferito l'uno con l'altro. I dati suggeriscono che l'effetto placebo non richiede un'attenzione esecutiva o la memoria di lavoro.


Quindi cosa dire della neuroimaging? "La neuro visualizzazione è grande", dice Buhle, "ma poiché ogni regione del cervello fa molte cose, quando si vede l'attivazione in una zona particolare, non si sa quale processo cognitivo la sta guidando". Questo studio ha testato con l'osservazione diretta del comportamento la teoria su come lavora il placebo. I risultati sono promettenti per alleviare il dolore. I medici utilizzano sia il placebo che la distrazione; per esempio, la realtà virtuale nelle unità per ustionati. Ma non erano sicuri se un metodo diminuisce l'efficacia dell'altro. "Questo studio mostra si possono usare insieme", dice Buhle, "e ottenere il massimo risultato per il proprio paziente senza farmaci".

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Fonte: Materiale della Association for Psychological Science.

Riferimento: Jason T. Buhle, Bradford L. Stevens, and Jonathan J. Friedman and Tor D. Wager. Distraction and Placebo: Two Separate Routes to Pain Control. Psychological Science, 2012.

Pubblicato in ScienceDaily il 3 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.