Dato che l'Alzheimer inizia ben prima che compaiano i suoi sintomi, la diagnosi precoce rappresenterebbe un vantaggio cruciale per pazienti e medici.
Immagine: UConn
Una delle cose più spaventose del morbo di Alzheimer (MA) è la difficoltà a diagnosticarlo presto. Ora, ricercatori dell’Università del Connecticut riportano nella rivista Biosensors e su Biosensors and Bioelectronics due test rapidi per individuare i marcatori precoci della malattia. Queste tecniche potrebbero un giorno essere usate per identificare rapidamente molte malattie direttamente nello studio del medico.
Il MA è la causa più comune di demenza legata all’età, rappresentando dal 60% all’80% dei casi. Inizialmente si manifesta con dimenticanza e confusione, ma man mano che la malattia progredisce, può causare difficoltà nelle attività di base, come deglutire e camminare. Ci sono prove che il MA inizia molto prima dei sintomi – fino a 20 anni, secondo l'Alzheimer's Association – ma attualmente non esiste un modo semplice per testare la malattia in queste fasi iniziali e silenziose.
I chimici Jim Rusling, Jessica Rouge e i loro colleghi dell'UConn Health Center on Aging hanno sviluppato un test veloce ed economico per i marcatori del MA. Il test fa passare un piccolo campione di plasma sanguigno attraverso una matrice che riconosce le molecole di microRNA associate al MA. I due test combinano sapientemente diverse tecnologie.
La prima è CRISPR CAS13A, parte di una famiglia di proteine batteriche notoriamente usate per modificare i geni. CAS13A agisce come una forbice, tagliando l'acido ribonucleico (RNA). Un innesco chimico (frammenti di RNA associati ai processi del MA) fa sì che CAS13A accenda una minuscola molecola colorante. Le molecole coloranti usano la fluorescenza o l'elettrochemioluminescenza per brillare.
I ricercatori hanno realizzato un vassoio con 96 minuscoli pozzetti (vedi immagine sopra) per rilevare la fluorescenza. Il vassoio è stato realizzato con uno speciale materiale stampato in 3D che ancora le molecole che attaccano CAS13A nei pozzetti. Ogni molecola CAS13A era attaccata a un filamento di RNA di prova che completava esattamente uno specifico biomarcatore di RNA del MA.
Se l'RNA trovasse il suo complemento corrispondente nel campione, lo legherebbe, inducendo il CAS13A a tagliare tutto l'RNA attorno ad esso, compreso l'RNA che maschera il colorante. Il colorante non mascherato diventa poi fluorescente e rivela la presenza del marcatore del MA. Una strategia simile è usata per il rilevamento dell'ECL, tranne per il fatto che è stata sviluppata una piccola matrice per rilevare 3 biomarcatori RNA allo stesso tempo.
"Nel lungo termine, vorremmo elaborare un unico test in grado di monitorare più tipi di biomarcatori del sangue per il MA precoce", afferma Rusling, il cui team spera in seguito di collaborare con i ricercatori del Center on Aging della UConn Health per testare più campioni di pazienti e seguirli nel tempo per vedere quanto il test predice il MA.
Fonte: University of Connecticut (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti:
- PI Thilini De Silva, [+10], JF Rusling. Multiplexed CRISPR Assay for Amplification-Free Detection of miRNAs. Biosensors, 2025, DOI
- K Hiniduma, [+11], JF Rusling. ECL-CRISPR array for multiplexed detection of miRNAs. Biosensors & Bioelectronics, 2025, DOI
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