Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ecco come l'invecchiamento guida le malattie neurodegenerative

Un team di ricerca dell'Università di Colonia ha identificato un legame molecolare diretto tra invecchiamento e neurodegenerazione studiando come i cambiamenti legati all'età nella segnalazione cellulare contribuiscono all'aggregazione proteica tossica.

neuroprotective effect of USP4 knockdown in iPSC derived motor neuronsImmunofluorescenza che illustra l'effetto neuroprotettivo dell'abbattimento di USP4 nei motoneuroni derivati ​​da IPSC (verde) portatori di una mutazione legata alla SLA. L'inibizione di USP4 (partner di segnalazione di EPS8) impedisce la neurodegenerazione (giallo) normalmente indotta dalla mutazione SLA. Fonte: Koyuncu et al / NatAging

Sebbene l'invecchiamento sia il più grande fattore di rischio per le malattie neurodegenerative, gli scienziati non comprendono ancora appieno quali alterazioni molecolari età-associate guidano il loro sviluppo. Usando il piccolo nematode (verme) Caenorhabditis elegans, un gruppo di ricerca guidato dal professor David Vilchez del Cluster di Eccellenza per la Ricerca sull'Invecchiamento si è proposto di scoprire i legami tra invecchiamento e neurodegenerazione, studiando un percorso di segnalazione che porta all'accumulo patologico di proteine ​​con l'età.


Nello studio pubblicato su Nature, il team si è concentrato sulla proteina EPS8 associata all'invecchiamento e sulle vie di segnalazione che essa regola. È noto che questa proteina si accumula con l'età e attiva risposte dannose di stress che portano a una vita più breve dei vermi.


I ricercatori ora hanno scoperto che un aumento dei livelli di EPS8 e l'attivazione delle sue vie di segnalazione, guidano l'aggregazione di proteine ​​patologiche e la neurodegenerazione, caratteristiche tipiche delle malattie neurodegenerative associate all'età come l'Huntington e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Riducendo l'attività di EPS8, il gruppo è riuscito a prevenire l'accumulo degli aggregati di proteine ​​tossiche e a preservare la funzione neuronale nei vermi modello di queste due malattie.


"Siamo lieti di aver scoperto un meccanismo molecolare che potrebbe far luce sul contributo dell'invecchiamento a malattie come SLA e Huntington", afferma la prima autrice dott.ssa Seda Koyuncu. "Da anni sappiamo che l'età è il principale fattore di rischio comune per diverse malattie neurodegenerative. Tuttavia, il modo esatto con cui i cambiamenti legati all'età contribuiscono a queste malattie è rimasto in gran parte sconosciuto. Questo studio può contribuire a completare una parte di quel puzzle".


È importante che l'EPS8 e i suoi partner di segnalazione si sono conservati evolutivamente e sono presenti anche nelle cellule umane. In modo simile a quanto hanno ottenuto nei vermi, riducendo i livelli di EPS8, il team ha impedito l'accumulo di aggregati di proteine ​​tossiche nei modelli di cellule umane dell'Huntington e della SLA.


"È incredibilmente interessante che i meccanismi che abbiamo scoperto nei C. elegans siano conservati anche nei modelli di cellule umane", afferma il dott. David Vilchez, che evidenzia come l'uso di organismi modello più semplici come il verme nematode possa rivelarsi estremamente utile per scoprire i meccanismi delle malattie rilevanti per l'uomo.


Sebbene non sia ancora chiaro esattamente come l'aumento dell'attività di EPS8 porti all'aggregazione proteica tossica, questi risultati aiutano a colmare un grave divario nel campo, identificando un legame molecolare diretto tra invecchiamento e neurodegenerazione. Ancora più importante, attirano l'attenzione su l'EPS8 e sui suoi partner di segnalazione come obiettivi promettenti per future terapie volte a rallentare o prevenire la progressione dell'Huntington e della SLA e, potenzialmente, di altri disturbi cerebrali legati all'età.

 

 

 


Fonte: University of Cologne (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Koyuncu, [+5], D Vilchez. The aging factor EPS8 induces disease-related protein aggregation through RAC signaling hyperactivation. Nat Aging, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)