Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio rivela l'impatto dell'Alzheimer su tutto il corpo

Alzheimer s disease will become a public health crisis by 2050Previsione dei casi di Alzheimer nel 2050 (Fonte: UCLA)

Sebbene il morbo di Alzheimer (MA) sia per lo più considerato un disturbo del cervello, evidenze emergenti suggeriscono che la condizione colpisce anche altri organi del corpo.


Studiando moscerini della frutta di laboratorio, ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston (Texas), del Jan e Dan Duncan Neurological Research Institute del Texas Children's Hospital (Duncan NRI) e di istituzioni collaboranti, hanno migliorato la comprensione di come il MA colpisce diversi tessuti in tutto il corpo. I risultati, pubblicati su Neuron, rivelano nuove informazioni sulla comunicazione corpo-cervello nella neurodegenerazione e aprono la strada all'identificazione di nuovi biomarcatori e obiettivi terapeutici per il MA.


“Il MA è un disturbo neurodegenerativo caratterizzato dall'accumulo nel cervello delle placche amiloidi contenenti la proteina Aβ42 e di grovigli di strutture filiformi della proteina tau. Per comprendere meglio come la malattia colpisce altri organi del corpo, abbiamo creato un atlante delle cellule di moscerini della frutta con MA, che profila i geni espressi da singole cellule di 219 tipi diversi, nella testa e nel corpo dei moscerini con MA", ha affermato l'autore senior dott. Hongjie Li, assistente professore di genetica molecolare e umana e del centro invecchiamento del Baylor, nonché membro del Dan L Duncan Comprehensive Cancer Center del Baylor.


I ricercatori hanno creato moscerini della frutta con MA che esprimevano Aβ42 o tau solo nei neuroni nell'età adulta. Questo approccio evita gli effetti dello sviluppo e si concentra sulle caratteristiche degli adulti. Quindi, hanno valutato la presenza di cambiamenti nel cervello e in altri organi di questi moscerini modificati.


"Abbiamo scoperto che esprimere Aβ42 o tau nei neuroni ha influenzato sia i neuroni che gli altri tessuti nel corpo del moscerino della frutta", ha dichiarato la prima coautrice dottoranda Ye-Jin Park, guidata da Li e dal dott. Hugo Bellen. "L'espressione di Aβ42 ha influenzato principalmente il sistema nervoso. I neuroni sensoriali coinvolti nella visione, nell'udito e nell'olfatto sono risultati particolarmente vulnerabili. Un declino del senso dell'olfatto può essere un sintomo precoce del MA e in questo studio abbiamo identificato neuroni olfattivi specifici colpiti da Aβ42 nei moscerini della frutta".


"Dall'altra parte, l'espressione di tau nei neuroni ha portato a cambiamenti significativi, principalmente nei tessuti periferici, ad esempio ha alterato il metabolismo dei grassi e la digestione e ridotto la fecondità. Queste alterazioni imitano i cambiamenti associati all'età, suggerendo che l'espressione di tau accelera l'invecchiamento", ha affermato il primo coautore dott. Tzu-Chiao Lu, post-dottorato del laboratorio di Li. "Abbiamo scoperto che la connettività neuronale e altri fattori che mediano la comunicazione del corpo del cervello sono interrotti nei moscerini con tau".


"Queste e altre scoperte descritte nell'Alzheimer's Disease Fly Cell Atlas migliorano la nostra comprensione di come le proteine ​​associate al MA, Aβ42 e tau, colpiscono un organismo nel suo insieme", ha affermato Bellen, coautore senior, professore distinto di genetica molecolare e umana al Baylor e presidente di neurogenetica nel Duncan NRI.


Questa risorsa globale funge da strumento prezioso per la comunità di ricerca sulle neurodegenerazioni. L'Alzheimer's Disease Fly Cell Atlas consente un'ulteriore esplorazione dei cambiamenti in tutto il corpo e delle interazioni corpo-cervello nel MA che possono portare a una migliore comprensione della condizione e a migliori trattamenti.

 

 

 


Fonte: Homa Warren in Baylor College of Medicine (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ye-Jin Park, [+18], H Li. Distinct systemic impacts of Aβ42 and Tau revealed by whole-organism snRNA-seq. Neuron, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)