Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Abbassare la pressione per ridurre il rischio di demenza degli ipertesi

Un intervento intenso di 4 anni sulla pressione del sangue ha ridotto significativamente il rischio di demenza in persone con ipertensione rispetto a quelle che avevano ricevuto cure abituali, in uno studio riportato alle Scientific Sessions 2023 dell'American Heart Association.

L'incontro, tenuto il 11-13 novembre a Filadelfia, è uno scambio globale importante degli ultimi progressi scientifici, degli aggiornamenti della ricerca e della pratica clinica basata sull'evidenza nella scienza cardiovascolare.

"In assenza di trattamenti curativi, la prevenzione primaria della demenza attraverso la riduzione dei fattori di rischio è diventata una priorità di sanità pubblica", ha affermato Jiang He MD/PhD/FAHA, professore di epidemiologia e medicina e direttore dell'Istituto di scienze traslazionali della Tulane University di New Orleans. "Studi osservazionali precedenti avevano scoperto che gli individui con ipertensione non trattata hanno un rischio maggiore del 42% di demenza rispetto agli adulti sani, rischio che manca agli individui con ipertensione trattata".

I ricercatori hanno valutato l'efficacia della riduzione della pressione sul rischio di demenza tra gli ipertesi. Lo studio è stato condotto in 326 villaggi nella Cina rurale e includeva circa 34.000 adulti over-40, con pressione arteriosa non trattata uguale o superiore a 140/90 mm/Hg, o uguale o superiore a 130/80 mm/Hg per quelli ad alto rischio di malattie cardiovascolari o che al momento assumevano farmaci per la pressione sanguigna.

La metà dei villaggi è stata assegnata in modo casuale a una strategia di intervento intensivo della pressione arteriosa guidata dal medico del villaggio e la metà dei villaggi è stata assegnata in modo casuale a cure normali. L'ipertensione dei pazienti nei villaggi di cure consuete è stata gestita dai medici del villaggio locale o dai medici di base negli ospedali capoluogo nell'ambito del servizio sanitario di routine coperto dal China New Rural Cooperative Medical Scheme (un piano di assicurazione sanitaria che copre circa il 99% dei residenti rurali con assistenza di base in Cina).

Nel gruppo di intervento, i medici del villaggio, opportunamente addestrati, hanno avviato / modificato i farmaci antipertensivi basati su un protocollo di trattamento semplice per raggiungere l'obiettivo di abbassare la pressione arteriosa sistolica a meno di 130 mm/Hg e la pressione diastolica a meno di 80 mm/Hg, con supervisione di medici delle cure primarie.

Il protocollo graduale per la gestione dell'ipertensione includeva un algoritmo di trattamento, la selezione dei farmaci, la revisione delle controindicazioni dei farmaci e, infine, le strategie per regolare la dose. Sono anche stati dati farmaci per la pressione arteriosa scontati e gratuiti ai pazienti e condotto un addestramento sanitario su modifiche allo stile di vita, misurazione della pressione del sangue in casa e aderenza ai farmaci.

Alla fine del periodo di studio di 4 anni, dei neurologi addestrati e certificati, che non conoscevano i dettagli della randomizzazione (=chi era in regime di intervento o di routine), hanno condotto valutazioni della funzione cognitiva. La diagnosi finale di demenza per qualsiasi causa o di compromissione cognitiva / no-demenza, è stata fatta da un gruppo di esperti, anch'essi ignari dell'assegnazione intervento-routine.

Deterioramento cognitivo / no-demenza è un'ampia classificazione per un funzionamento cognitivo ridotto che non soddisfa i criteri per la demenza ma supera il normale declino cognitivo legato all'età (ndt: di solito è chiamato lieve deterioramento cognitivo).

L'analisi ha rilevato che le persone nel gruppo di intervento hanno mostrato un miglioramento significativo del controllo della pressione sanguigna e una riduzione della demenza e del danno cognitivo / no demenza rispetto a coloro che hanno ricevuto cure abituali. Risultati aggiuntivi:

  • La pressione arteriosa media nel gruppo di intervento a 48 mesi era di 128/73 mm/Hg, rispetto a 148/81 mm/Hg del gruppo di cure solite.
  • In media, la pressione arteriosa sistolica è diminuita di 22 mm/Hg e la pressione arteriosa diastolica è diminuita di 9 mm/Hg tra le persone nel gruppo di intervento rispetto alle cure abituali.
  • Le persone nel gruppo di intervento avevano un rischio inferiore del 15% di demenza e un rischio inferiore del 16% di compromissione della memoria rispetto al gruppo che ha ricevuto cure abituali.
  • Anche gli eventi avversi gravi, come ricoveri e morte per qualsiasi causa, erano meno frequenti nel gruppo di intervento.


"Questo è il primo studio, grande e randomizzato a dimostrare che l'abbassamento della pressione sanguigna è efficace nel ridurre il rischio di demenza nelle persone con ipertensione", ha detto He. "Questi risultati sottolineano l'importanza dell'adozione diffusa del controllo più intenso della pressione del sangue per ridurre l'onere globale di demenza".

Dettagli dello studio:

  • L'esperimento è iniziato in maggio 2018 e si è concluso nel marzo 2023.
  • L'età media dei partecipanti allo studio all'iscrizione era di 63 anni, con il 61% di donne.
  • I ricercatori hanno osservato riduzioni simili tra donne e uomini nel rischio di pressione sanguigna e demenza.

Le limitazioni dello studio includevano che i ricercatori non hanno valutato la funzione cognitiva dei partecipanti durante gli esami di base quando si sono iscritti allo studio. Sono necessari ulteriori studi per esaminare se l'abbassamento della pressione sanguigna riduce il rischio di demenza degli adulti senza ipertensione con rischio alto di demenza.

 

 

 


Fonte: American Heart Association (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: American Heart Association Scientific Sessions 2023, Late-Breaking Science Abstract in LBS.04

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.