Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché la difesa contro la corrosione cerebrale diminuisce nelle persone con Alzheimer?

Un nuovo studio condotto da ricercatori della Case Western Reserve University di Cleveland (Ohio) ha rivelato che la progressione del morbo di Alzheimer (MA) può essere rallentata sopprimendo una proteina specifica nel cervello che causa corrosione. Un iniziatore patogeno importante del MA e delle demenze correlate è lo stress ossidativo, che corrode il cervello, provocando un danno ossidativo.


David E. Kang, professore di patologia alla Case Western Reserve University e ricercatore senior dello studio, ha dichiarato di aver identificato per la prima volta una causa della perdita della cosiddetta 'difesa del danno ossidativo' nel MA. La proteina 'nuclear factor erythroid 2-related factor 2' (Nrf2) si attiva di norma in risposta allo stress ossidativo per proteggere il cervello dal danno ossidativo.


Ma nel cervello con MA, la difesa di Nrf2 contro lo stress ossidativo diminuisce, per un motivo finora sconosciuto. Lo studio, pubblicato su PNAS, ha scoperto che la proteina Slingshot Homolog-1 (SSH1), impedisce alla Nrf2 di svolgere la sua attività biologica protettiva.


L'eliminazione via genetica della SSH1 aumenta l'attivazione di Nrf2 e rallenta lo sviluppo di danni ossidativi e l'accumulo di placche tossiche e grovigli nel cervello, entrambi fattori di rischio per il MA. Di conseguenza, si mantengono le connessioni regolari tra le cellule cerebrali e si evita la degenerazione delle cellule nervose cerebrali.


La scoperta è significativa perché la maggior parte degli studi clinici sono stati condotti su persone con demenza avanzata. I test si sono concentrati principalmente sulla gestione e sulla riduzione dei sintomi per migliorare il funzionamento quotidiano e la qualità di vita.


"Concentrare gli studi clinici sulle prime fasi del MA aumenta la probabilità di successo"
, ha affermato Kang. "Nei prossimi 5 anni, penso anche che vedremo modesti miglioramenti nei trattamenti per il MA, che aiuterà a rallentarne il decorso".


Ad esempio, gli studi clinici del Leqembi (lecanemab), il farmaco per MA recentemente approvato dalla FDA, hanno mostrato risultati in qualche modo promettenti per rallentare la progressione della malattia. La Case Western Reserve è tra coloro che lavorano sui composti inibitori della SSH1 come potenziali farmaci neuroprotettivi.


"In cantiere ci sono molti candidati farmaci promettenti", ha concluso Kang.

 

 

 


Fonte: Case Western Reserve University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Cazzaro, [+8], DE Kang. Slingshot homolog-1–mediated Nrf2 sequestration tips the balance from neuroprotection to neurodegeneration in Alzheimer’s disease. PNAS, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.