Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nanoparticelle portano terapie nel cervello e modificano il gene di Alzheimer nei topi

Le terapie geniche hanno il potenziale di trattare i disturbi neurologici come l'Alzheimer e il Parkinson, ma hanno di fronte un ostacolo comune: la barriera emato-encefalica. Ora, ricercatori dell'Università del Wisconsin di Madison hanno sviluppato un modo per permettere alle terapie di attraversare quella membrana protettiva e fornire una terapia a livello cerebrale con una serie di farmaci e trattamenti biologici.


"Non esiste ancora una cura per molti disturbi cerebrali devastanti", afferma Shaoqin 'Sarah' Gong, prof.ssa di oftalmologia, scienze visive e ingegneria biomedica del Wisconsin Institute for Discovery. "Strategie innovative di introduzione [di sostanze] nel cervello possono cambiare ciò, consentendo di portare in modo non invasivo, sicuro ed efficiente dei correttori CRISPR del genoma che potrebbero, a loro volta, portare a terapie di modifica del genoma per queste malattie".


Il CRISPR è un insieme di strumenti molecolari per modificare i geni (ad esempio, per correggere le mutazioni che possono causare malattie), ma questi attrezzi sono utili solo se riescono ad arrivare in sicurezza al sito di lavoro. La barriera emato-encefalica è una membrana che controlla selettivamente l'accesso al cervello, bloccando tossine e agenti patogeni che possono essere presenti nel flusso sanguigno. Sfortunatamente, la barriera impedisce anche ad alcuni trattamenti benefici, come vaccini e pacchetti di terapia genica, di raggiungere i loro obiettivi perché li assimila a invasori ostili.


Iniettare trattamenti direttamente nel cervello è un modo per aggirare la barriera emato-encefalica, ma è una procedura invasiva che permette di accedere solo al tessuto cerebrale vicino.


"La terapia genica cerebrale e la terapia di correzione del genoma è promettente perché si basa sul trasporto sicuro ed efficiente di acidi nucleici e correttori del genoma in tutto il cervello", afferma la Gong.


In uno studio pubblicato di recente su Advanced Materials, lei e i colleghi del suo laboratorio, tra cui il ricercatore post-dottorato e primo autore dello studio Yuyuan Wang, descrivono una nuova famiglia di capsule in nano-scala realizzate in silice, che possono trasportare strumenti di correzione del genoma in molti organi del corpo e poi si dissolvono in modo innocuo.


Modificando le superfici delle nanocapsule di silice con glucosio e un frammento di amminoacidi derivati dal virus della rabbia, i ricercatori hanno scoperto che le nanocapsule possono passare in modo efficiente attraverso la barriera emato-encefalica per eseguire la correzione dei geni nel cervello nei topi. Nel loro studio, i ricercatori hanno dimostrato la capacità del carico CRISPR della nanocapsula di silice di modificare con successo i geni nel cervello dei topi, come uno correlato all'Alzheimer chiamato 'gene della proteina precursore dell'amiloide'.


Poiché le nanocapsule possono essere introdotte ripetutamente e per via endovenosa, possono avere una maggiore efficacia terapeutica senza rischiare metodi più localizzati e invasivi.


I ricercatori prevedono di ottimizzare ulteriormente le capacità delle nanocapsule di silice di puntare il cervello e intendono valutare la loro utilità per il trattamento di vari disturbi cerebrali. Questa tecnologia unica viene studiata anche per introdurre materiali biologici agli occhi, al fegato e ai polmoni, e ottenere nuove terapie geniche per altri tipi di disturbi.

 

 

 


Fonte: Laura Red Eagle in University of Wisconsin-Madison (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Y Wang, ...[+4], S Gong. Overcoming the Blood–Brain Barrier for Gene Therapy via Systemic Administration of GSH‐Responsive Silica Nanocapsules. Advanced Materials, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)