Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta con molti grassi attiva l'infiammazione precoce nel cervello, preludio di disturbi neurologici

Ricercatori della Università del Michigan hanno scoperto che una dieta ricca di grassi promuove una risposta infiammatoria precoce nel cervello dei topi, attraverso un percorso immunitario legato al diabete e alle malattie neurologiche, suggerendo un possibile ponte tra disfunzione metabolica e deterioramento cognitivo.

Per lo studio, pubblicato in Frontiers in Immunology, gli investigatori hanno analizzato l'attivazione del percorso immunitario cGAS/STING in topi con dieta ricca di grassi, che sono modello di prediabete e deterioramento cognitivo o demenza.


Sebbene non siano stati rilevati cambiamenti precoci nella cognizione, entro tre giorni dall'inizio di questa alimentazione c'è stata l'insorgenza di insulino-resistenza, nonché l'attivazione infiammatoria di cGAS/STING e della microglia, le cellule immunitarie del cervello.


Sarah Elzinga PhD, prima autrice e post-dottorato alla Michigan Medicine, ha affermato:

"Anche se ci sono prove che suggeriscono un ruolo del cGAS/STING nell'obesità e nel diabete, che rendono i pazienti di entrambe le malattie più vulnerabili al deterioramento cognitivo o alla demenza, il suo ruolo nel cervello non era ancora stato studiato.

"Ora vediamo che questo percorso è coinvolto in uno scoppio precoce della risposta immunitaria nelle microglia, che hanno un ruolo cruciale nel morbo di Alzheimer (MA) e nelle demenze correlate. Se le microglia si attivano nell'ippocampo in condizioni di dieta ricca di grassi, contribuiscono all'infiammazione e alla degenerazione nel sistema nervoso e all'eventuale deterioramento cognitivo o demenza".


L'obesità e il diabete sono associati significativamente allo sviluppo di demenza e di altre malattie neurologiche.


La Elzinga e il team di ricerca affermano che sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare se l'inibizione del percorso cGAS/STING può essere un obiettivo di trattamento per invertire o prevenire cambiamenti dannosi nel cervello delle persone che sviluppano deterioramento cognitivo o demenza.


"È fondamentale trovare idee innovative che possono portare a nuovi paradigmi di trattamento nella nostra battaglia contro il MA", ha affermato l'autrice senior Eva Feldman MD/PhD, prof.ssa illustre della U-M, docente di neurologia e direttrice del NeuroNetwork for Emerging Therapies alla Michigan Medicine. "Questa ricerca sul cGAS/STING è una di queste innovazioni e apre le porte a nuove entusiasmanti possibilità terapeutiche".

 

 

 


Fonte: University of Michigan (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: SE Elzinga, ...[+9], EL Feldman. cGAS/STING and innate brain inflammation following acute high-fat feeding. Front. Immunol., 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)