Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Composti del luppolo di birra potrebbero aiutare a proteggere dall'Alzheimer

Hops flowers for beerFoto: Ievgenii Meyer/Shutterstock

La birra è una delle bevande più antiche e popolari del mondo, con alcune persone che amano e altre che odiano il sapore distinto e amaro del luppolo usato per insaporire le sue molte varietà. Ma una birra particolarmente 'luppolata' potrebbe avere benefici unici per la salute.


Una ricerca pubblicata di recente su ACS Chemical Neuroscience riferisce che i prodotti chimici estratti dai fiori di luppolo sono riusciti, in laboratorio, a inibire il raggruppamento delle proteine ​​amiloide-beta (Aβ), che è associato al morbo di Alzheimer (MA).


Il MA è una malattia neurodegenerativa debilitante, spesso contrassegnata da perdita di memoria e da cambiamenti della personalità negli anziani. Parte della difficoltà nel trattamento della malattia è il ritardo tra l'inizio dei processi biochimici sottostanti e l'apparizione dei sintomi, con diversi anni a separarli.


Ciò significa che il danno irreversibile al sistema nervoso avviene prima ancora che si capisca che potrebbe esserci la malattia. Di conseguenza, le strategie preventive e le terapie che possono intervenire prima che si manifesti sono di crescente interesse.


Una di queste strategie coinvolge i 'nutraceutici', gli alimenti che hanno un qualche tipo di funzione medicinale o nutrizionale. I fiori di luppolo usati per aromatizzare le birre sono stati esplorati come uno di questi potenziali nutraceutici, visto che studi precedenti avevano suggerito che la pianta potrebbe interferire con l'accumulo di proteine Aβ associate al MA.


Quindi, Cristina Airoldi, Alessandro Palmioli e i loro colleghi della Università degli Studi di Milano-Bicocca volevano indagare su quali composti chimici in luppolo avevano questo effetto. Per identificare questi composti, i ricercatori hanno creato e caratterizzato estratti di quattro varietà comuni di luppolo, con un metodo simile a quello usato nel processo di produzione della birra. Nei test, hanno scoperto che gli estratti avevano proprietà antiossidanti e potevano impedire alle proteine ​Aβ di raggrupparsi nelle cellule nervose umane.


L'estratto di maggior successo è stato quello del Tettnang hop, presente in molti tipi di lager e birre più leggere. Quando quell'estratto è stato separato in frazioni, quello contenente un alto livello di polifenoli ha mostrato la più potente attività antibiotica e capacità di inibire l'aggregazione. Ha anche promosso processi che consentono al corpo di eliminare le proteine ​​neurotossiche mal ripiegate.


Infine, il team ha testato l'estratto di Tettnang in un nematode modello (C. elegans) e ha scoperto che proteggeva i vermi dalla paralisi correlata al MA, sebbene con un effetto non molto pronunciato. I ricercatori affermano che, sebbene questo lavoro non giustifichi bere birre più amare, dimostra che i composti di luppolo potrebbero servire da base per i nutraceutici che combattono lo sviluppo del MA.

 

 

 


Fonte: American Chemical Society (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Palmioli, V Mazzoni, A De Luigi, C Bruzzone, G Sala, L Colombo, C Bazzini, C Paola Zoia, M Inserra, M Salmona, I De Noni, C Ferrarese, L Diomede, C Airoldi. Alzheimer’s Disease Prevention through Natural Compounds: Cell-Free, In Vitro, and In Vivo Dissection of Hop (Humulus lupulus L.) Multitarget Activity. ACS Chem. Neurosci., 25 Oct 2022, DOI

Copyright:
Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.