Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Collegamento tra menopausa, obesità e declino cognitivo

L'obesità è stata associata al declino cognitivo, caratterizzato da un deterioramento delle capacità mentali che coinvolgono la memoria, il linguaggio e la velocità di elaborazione del pensiero.

Ma in uno studio su 300 donne in postmenopausa incluse nel Programma di Prevenzione Cardiovascolare "Corazón Sano", in Argentina, le partecipanti obese allo studio hanno ottenuto risultati migliori su tre test cognitivi rispetto ai partecipanti di peso normale, portando i principali ricercatori a speculare sul ruolo degli ormoni sessuali e la cognizione.

Secondo l'autore principale dello studio, Judith M. Zilberman, MD, della Scuola di Farmacia e Biochimica del Dipartimento di Fisiologia, e dell'Instituto cardiovascolare di Buenos Aires, Argentina, questi risultati possono essere attribuiti agli estrogeni immagazzinati e rilasciati dalle cellule adipose. La Zilberman discuterà le scoperte del suo team alla conferenza "Fisiologia della malattia cardiovascolare: disparità tra i sessi" il 12-14 ottobre alla University of Mississippi di Jackson. La conferenza è sponsorizzata dalla American Physiological Society con il sostegno aggiuntivo della American Heart Association. La sua presentazione è intitolata, "Associazione tra menopausa, obesità e deficit cognitivo".

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato i dati di 678 donne che avevano partecipato a Villa María, Córdoba. Di queste, 300 (il 44,3 per cento) sono state identificate in post-menopausa da almeno 1 anno. Di queste, 158 donne (52,6 per cento) sono state classificate come obese a causa della circonferenza della vita oppure dell'indice di massa corporea (BMI). L'età media delle donne nel gruppo era di 59,8 anni. Ognuna delle 300 donne in postmenopausa ha avuto tre test cognitivi: Il Mini-Mental Statement Examination, un test comune per la valutazione dello stato cognitivo globale, un test di disegno di un orologio per determinare la funzione esecutiva delle donne (pianificazione, capacità di risolvere i problemi, ragionamento verbale, ecc) e il Boston Abbreviated Test per valutare la memoria delle donne.

I ricercatori hanno scoperto che il BMI era positivamente correlato ad alti livelli di cognizione. Inoltre hanno trovato una correlazione tra l'obesità legata alla circonferenza della vita e la cognizione globale. Ma come c'entrano gli estrogeni? "Dove c'è aumento del tessuto adiposo, vi è un aumento degli estrogeni", ha detto il Dott. Zilberman. "La mia ipotesi è che gli estrogeni possono proteggere la funzione cognitiva in questo caso".

Secondo la Zilberman, la possibilità che un estrogeno naturale dalle stesse cellule di grasso della donna possa contribuire a conservare la cognizione contrasta gli attuali consigli medici. "Sulla base di studi precedenti, molti istituti di ricerca hanno deciso di raccomandare gli estrogeni come un intervento preventivo in caso di alterazione cognitiva o demenza", ha detto. "Questo è ciò che rende i nostri risultati così importanti".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Fonte: Materiale della American Physiological Society.

Pubblicato in ScienceDaily il 13 Ottobre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.