Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco già approvato modula la progressione dell'Alzheimer nei topi

dietary sources of niacin vitamin b3Le fonti di niacina (vitamina B3) comprendono funghi, cereali, uova, carne, verdure verdi, noci e fagioli. (Immagine: Africa Studio | Shutterstock)

Ricercatori dell'Università dell'Indiana hanno scoperto che la niacina limita la progressione del morbo di Alzheimer (MA) quando è usata nei modelli del laboratorio, una scoperta che potrebbe potenzialmente aprire la strada ad approcci terapeutici per la malattia.


Lo studio, pubblicato di recente su Science Translational Medicine, ha esaminato il modo in cui la niacina modula la risposta delle microglia alle placche amiloidi in topi modello del MA, ed è stato guidato da Gary Landreth PhD, professore di ricerca di MA, e Miguel Moutinho PhD, postdottorato di anatomia, biologia cellulare e fisiologia.


"Questo studio identifica un potenziale bersaglio terapeutico innovativo per il MA, che può essere modulato da farmaci approvati dalla FDA"
, ha detto Moutinho. "Il potenziale traslazionale di questa strategia per un uso clinico è alto".


La niacina, che sostiene il metabolismo in tutto il corpo, è ottenuta in gran parte da una dieta tipica; può anche essere presa attraverso integratori e farmaci che abbassano il colesterolo. Il cervello, tuttavia, secondo quanto ha scoperto Moutinho, usa la niacina in modo diverso.


Nel cervello, la niacina interagisce con un recettore altamente selettivo, HCAR2, presente nelle cellule immunitarie associate fisicamente alle placche amiloidi. Quando la niacina impiegata in questo progetto (farmaco Niaspan approvato dalla FDA) attivava il recettore, essa stimolava azioni benefiche di queste cellule immunitarie, ha detto Landreth.


"Dopo che gli animali modello del MA hanno ricevuto la niacina, hanno finito per avere meno placche e una migliore cognizione", ha detto Landreth "e abbiamo confermato direttamente che queste azioni erano dovute al recettore HCAR2".


Gli studi epidemiologici precedenti della niacina e del MA avevano mostrato che le persone che avevano livelli più alti di niacina nell'alimentazione, avevano un rischio inferiore della malattia, ha detto Landreth. La niacina è attualmente usata anche negli studi clinici per il Parkinson e il glioblastoma.


Per approfondire la loro ricerca su niacina e cervello, Landreth e Moutinho stanno collaborando con Jared Brosch MD, professore associato di neurologia clinica, che sta facendo domanda per un esperimento clinico pilota per studiare gli effetti della niacina nel cervello umano.

 

 

 


Fonte: Indiana University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Miguel Moutinho, SS Puntambekar, AP Tsai, I Coronel, PB Lin, BT Casali, P Martinez, AL Oblak, CA Lasagna-Reeves, BT Lamb, Gary Landreth. The niacin receptor HCAR2 modulates microglial response and limits disease progression in a mouse model of Alzheimer’s disease. Science Translational Medicine, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.