Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sviluppato metodo da ricercatori finlandesi per una diagnosi precoce dell'Alzheimer

Grafica_ValutazioneNeuroE' stato sviluppato dal VTT Technical Research Centre in Finlandia uno strumento software, chiamato PredictAD, che ha il potenziale di consentire una diagnosi più precoce della malattia sulla base di misurazioni dei pazienti e di database di grandi dimensioni.

L'Alzheimer attualmente richiede in media 20 mesi per essere diagnosticato in Europa. Il VTT ha dimostrato che il nuovo metodo potrebbe consentire ad almeno la metà dei pazienti di avere la diagnosi circa un anno prima.


Il VTT ha studiato come usufruire dei propri valori di misurazioni per diagnosticare prima l'Alzheimer nei pazienti che soffrono di problemi di memoria, per mezzo del sistema PredictAD del VTT stesso, sviluppato per supportare il processo decisionale clinico. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease di Novembre 2012.


Il VTT ha sviluppato un nuovo approccio per misurare lo stato del paziente in modo affidabile e oggettivo, in collaborazione con i medici dell'Università della Finlandia orientale e dell' Hospital Rigshospitalet della University of Copenhagen. Il sistema confronta misure del paziente con misurazioni di altri pazienti presenti in grandi database e fornisce un indice e una rappresentazione grafica che riflette lo stato del paziente. Gli ospedali moderni hanno enormi riserve di dati che potrebbero essere utilizzati nella diagnostica con modellazione matematica sistematica. Una diagnosi precoce riuscita, combinata con nuove forme di assistenza, può ridurre la sofferenza e ritardare l'istituzionalizzazione dei pazienti.


Sono stati studiati sia il sistema di supporto alle decisioni del VTT che i metodi di scansione sviluppati dal VTT e dall'Imperial College di Londra, usando il materiale ADNI compilato negli Stati Uniti. Lo studio ha analizzato i dati di 288 pazienti in totale che soffrivano di problemi di memoria, 140 dei quali hanno avuto la diagnosi di Alzheimer mediamente 21 mesi dopo le misure iniziali. Lo studio ha dimostrato che la metà dei pazienti avrebbe potuto avere una diagnosi di Alzheimer circa un anno prima.


L'accuratezza delle previsioni era paragonabile alla diagnosi clinica e quindi si è potuto iniziare prima con i trattamenti studiati per rallentare il progresso della malattia. La previsione precoce della malattia è importante anche dal punto di vista del test farmacologici. Se pazienti per i quali la malattia è ancora nelle fasi iniziali possono essere inclusi nelle sperimentazioni, si può presumere che il trattamento può essere più efficace.


Il metodo sarà testato in diverse cliniche della memoria in Europa nei prossimi anni. L'obiettivo del VTT è estendere il metodo per coprire anche diverse altre malattie che causano demenza, oltre all'Alzheimer.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale del Technical Research Centre of Finland (VTT).

Riferimento:
Jussi Mattila, Hilkka Soininen, Juha Koikkalainen, Daniel Rueckert, Robin Wolz, Gunhild Waldemar, Jyrki Lötjönen. Optimizing the Diagnosis of Early Alzheimer's Disease in Mild Cognitive Impairment Subjects. Journal of Alzheimer's Disease, 2012; 32 (4): 969-979 DOI: 10.3233/JAD-2012-120934.

Pubblicato in ScienceDaily il 4 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)