Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La steatosi epatica (o fegato grasso) può imitare i sintomi dell'Alzheimer

Da lungo tempo malattie del fegato, come la cirrosi, sono ritenute una patologia prevalentemente associata a una persona alcolizzata. Questo sta cambiando; la malattia epatica è ancora un pericolo per gli alcolisti, ma le malattie del fegato sono sempre più causate dai grassi.

L'accumulo di grasso nel fegato porta alla malnutrizione. I sintomi della malattia epatica, qualcosa che una persona media non sospetta, imitano i sintomi dell'Alzheimer o della demenza nelle fasi successive; con sintomi molto poco evidenti, e molto probabilmente del tutto assenti, nelle prime fasi di questa malattia del fegato.

L'obesità negli Stati Uniti è un'epidemia, così i medici stanno vedendo sempre più pazienti con malattia epatica causata da grasso. La CNN ha recentemente intervistato Alvarado Wilson e sua moglie Patricia e la loro storia è quella più frequente oggi. Wilson si è perso andando a un parco di quartiere, uno che aveva frequentato settimanalmente per 30 anni.

Ha assicurato la moglie che tutto va bene e che a 62 anni stava solo invecchiando e che quel problema deriva dalla dimenticanza. Il percorso verso il parco non solo era familiare a Wilson, ma era solo un mezzo miglio di distanza dalla casa. Quell'incidente passò, ma ben presto se ne verificò un altro, quando si è perso di nuovo andando allo stesso parco.

Poi un giorno è andato a fare la spesa, e ha chiamato la moglie per chiederle perché era lì. "Ho pensato, beh, forse davvero sta solo invecchiando", ricorda Patricia. "Mia madre ha l'Alzheimer, e ho pensato che fosse la stessa cosa". Secondo la CNN, Patricia ha trascurato questi incidenti ritenendoli piccoli vuoti di memoria. Dopo pochi anni però, Wilson è andato a visitare i parenti a Puerto Rico e mentre stava lì, non ne capiva il senso. E' stato portato in ospedale, ma è diventato così aggressivo mentre era lì, che hanno dovuto usare delle restrizioni. "E' stato davvero un momento orribile" dice Patricia.

Wilson è stato riportato in aereo in un ospedale vicino alla loro casa in Cheeklowaga / New York, dove i medici sono riusciti a diagnosticare la sua malattia. I medici hanno spiegato che i vuoti di memoria e il comportamento stravagante di Wilson era dovuto alla malattia del fegato. "Quando si pensa a questo genere di cose, pensi a demenza o Alzheimer", dice Patricia."Non si pensa al fegato", lo stesso che, con molta probabilità, farebbe qualsiasi persona media in queste circostanze. La diagnosi era di cirrosi epatica, la stessa degli alcolisti, ma la malattia di Wilson non era da alcol, ma è stata causata dal grasso che si deposita nel fegato nel corso degli anni. Lui è in sovrappeso e il troppo grasso nel fegato alla fine ha causato il malfunzionamento.

E comunque questo non è un caso isolato. Due terzi degli americani sono sovrappeso o obesi, secondo il Centers for Disease Control and Prevention. Doctors say they're seeing more and more patients like Wilson today. I medici dicono che attualmente stanno vedendo sempre più pazienti come Wilson. "E' sconvolgente il numero di pazienti che stiamo vedendo con questo problema," dice il Dott. Naim Alkhouri, un epatologo della Cleveland Clinic. Il Dr. William Carey, un latro epatologo della Cleveland Clinic, dice: "Questo [problema] è enorme. Non sapevamo nemmeno che esistesse questa malattia 30 anni fa. Ora è la malattia del fegato più comune in America". La parte peggiore di questo è che "non avremo la possibilità di curare tutti questi pazienti", dice Carey.

Oggi, circa un terzo della popolazione degli Stati Uniti ha la steatosi epatica (malattia del fegato grasso) non alcolica, secondo il dottor Michael Curry, epatologo del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. Una parte preponderante di queste persone, l'80%, svilupperà una malattia epatica significativa, secondo Curry. Il restante 20% svilupperà un'altra malattia chiamata steatoepatite non alcolica o NASH. Curry dice anche che il 20-30% svilupparà la cirrosi e lo stadio terminale della malattia epatica. L'unica cura reale è un trapianto di fegato per la malattia che è già in stadio avanzato.

La NASH (steatoepatite non alcolica) è spesso silenziosa, alcune persone hanno dolori nella parte destra del loro addome, a differenza della maggior parte dei pazienti di NASH. I test, come ad esempio gli enzimi epatici, ultrasuoni e TAC sono spesso normali e non rilevano questa malattia. Per questo motivo la malattia può insediarsi e anche il medico potrebbe non vederla. I sintomi spesso non si vedono fino alla progressione della malattia e poi i primi segni sono pancia o caviglie gonfie, o vomito di sangue.

Cambiamenti del cervello chiamati encefalopatie epatiche si sviluppano in alcuni pazienti. Il fegato ha difficoltà a filtrare le tossine con il progredire della malattia, che può arrivare al cervello causando i problemi di vuoti di memoria, mancanza di coordinamento e difficoltà a dormire la notte.

Cambiamenti minimi potrebbero cominciare in un primo momento, ha detto Curry. Più tardi nella malattia possono diventare più inquietanti. Piccoli cambiamenti come ammaccature nella macchina o alterazioni più complesse, come cercare di vendere la casa per $100, o passeggiare nudi per il quartiere e molti altri comportamenti bizzarri.

Le prime fasi della steatosi epatica non alcolica possono essere invertite con dieta ed esercizio fisico. Questo è il motivo per cui è importante trovare la malattia nelle sue fasi iniziali. Una volta che avanza fino a diventare cirrosi, di solito è irreversibile. Dopo che Wilson ha avuto un trapianto di fegato, sua moglie ha detto di aver capito meglio.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Pubblicato in Huliq.com il 16 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.