Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La vita con la demenza

 Forti rumori, dolore fisico, e visione sfocata rendono difficile a Susan Eng di pensare e ricordare i compiti ricevuti. Ha pensato: "E' questa la vita per i miei pazienti affetti da demenza?"

Susan Eng è uno dei 130 dipendenti del CentraState Medical Center e delle sue tre strutture di assistenza di alto livello, a cui è stata offerta la possibilità di sperimentare la vita come la vive un paziente di Alzheimer o demenza, durante il seminario tenuti Giovedi e oggi a Applewood Estates, una struttura affiliata di assistenza agli anziani.

"Non riuscivo a ricordare nulla", ha detto Susan, tecnico di assistenza al paziente della CentraState dopo avere terminato il seminario. "Non riuscivo a tenere il passo con quello che lei mi diceva di fare. Ero spaventata".



Susan Eng di Millstone Twp., tecnico di assistenza al paziente, partecipa a un corso di formazione virtuale sulla sensibilità in demenza, dove i partecipanti indossano occhialini che compromettono la visione, cuffie che proiettano una varietà di suoni forti, e guanti, per simulare la sensibilità in demenza.

Il seminario, a cura di Jan Nelson, consulente in cura degli anziani, di Atlanta/ USA, ha lo scopo di offrire ai professionisti, alle famiglie, e al pubblico una migliore comprensione delle difficoltà cognitive incontrate dai pazienti affetti da demenza. "Nessuno di noi è mai stato con demenza da lieve a moderata a 80 o 90 o 100 anni di età", ha detto Nelson. "Non sappiamo cosa vuol dire, eppure stiamo prendendo decisioni per le persone che sono [in questa condizione]". "Cerchiamo di aiutavi a capire che avete bisogno di rallentare", ha detto Nelson. "Il seminario vi farà diventare cargivers migliori".

Tutti gli infermieri, i direttori delle attività, gli addetti al servizio pasti, e gli impiegati che si sono offerti di partecipare al seminario sono stati invitati a svolgere le attività quotidiane mentre indossavano occhiali sfocanti, cuffie che generano disturbi, guanti spessi, e plantari dolorosi. Una volta indossate le attrezzature disorientanti, i partecipanti sono stati messi nelle stanze scure degli appartamenti per anziani del complesso, e gli assistenti hanno chiesto loro nel modo normalmente rapido, di completare quattro compiti: individuare un maglione, abbinare paia di calze, preparare il tavolo da pranzo, e scrivere una lettera ai propri cari. E poi li hanno lasciati nella stanza a completarli.

"E' stato orribile", ha detto Kim Balagot, infermiera del CentraState."Non si vede niente, non si sente nulla, ti fanno male i piedi. Ho piegato i tovaglioli, ho trovato il maglione bianco e ho chiamato la mia famiglia, ma questo è tutto quello che ricordo". I partecipanti sentivano trasmisioni radio e altre conversazioni, sirene, e telefoni squillare negli auricolari mentre faticavano a sentire le indicazioni, e poi hanno dovuto completare [i compiti] con visione e mobilità limitate. Molti non sono stati in grado di completare o di ricordare i compiti, hanno detto, a causa di tutte le distrazioni fisiche.

"I rumori simulano il deficit cognitivo" ha spiegato Nelson. "Bisogna estrarre [da tutto questo] quello a cui prestare attenzione". Nelson ha spiegato che solo l'uno per cento dei partecipanti ha pensato di accendere le luci della camera, e pochi hanno pensato di cercare negli armadi o nei cassettoni gli oggetti che era stato detto loro di prendere. "Si può davvero dire come era difficile e inquietante", ha dichiarato Renee Noschese, infermiera al The Manor, un centro affiliato di assistenza agli anziani. "Ora capisco davvero". "E' utile sapere che non sempre ti sentono", ha detto Ing. "Non riescono a seguirti sempre".

Secondo Nelson, il seminario, creato nel 2001 dallo psichiatra geriatrico PK Beville, è stato seguito da più di 20.000 persone attraverso una organizzazione non-profit per la cura degli anziani chiamata Second Wind Dreams. Aggiunge di sperare che, con l'85 per cento degli americani collegati in qualche modo all'Alzheimer, tutti gli aspetti della società, dai negozi di generi alimentari ai Vigili del Fuoco e il pubblico, avranno la possibilità di provare il seminario.

"Con tutto il rumore e gli occhiali, non riuscivo a pensare. Non ho elaborato niente, e ho dovuto sforzarmi molto", ha dichiarato Mary-Ellen Byrnes, che ha partecipato al seminario nel North Jersey e lo ha sostenuto portandolo alla CentraState. "E' molto rivelatore".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


 

ColeenScritto da Colleen Curry in Asburt Park Press il 9 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.