Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Psicobiotici: un concetto emergente nella cura mentale

Gli psicobiotici sono una classe di probiotici, caratterizzata di recente, che influenza la funzione cerebrale attraverso vie immunitarie, neuronali e metaboliche. Scoperte recenti della ricerca suggeriscono che alcuni psicobiotici possono migliorare i sintomi di ansia, umore depresso e disturbo dello spettro autistico e possono migliorare la funzione cognitiva in soggetti con malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson.


Questo articolo offre una breve rassegna di concetti essenziali e di risultati recenti di ricerca nella vasta area degli psicobiotici, i lettori possono trovare una discussione più approfondita in Cheng et al 2019, citato sotto.

 

 

Il ruolo dei microrganismi nell'asse intestino-cervello

L'intestino umano contiene trilioni di microrganismi, un numero di gran lunga superiore al numero totale di cellule nel corpo. I microrganismi specifici che popolano l'intestino di ogni persona sono determinati da vari fattori, tra cui dieta, sesso, età e genetica.


Molteplici risultati di ricerche su animali e umani hanno stabilito che i microrganismi intestinali hanno un ruolo importante nella regolazione della funzione immunitaria, nel mantenimento di un sano equilibrio energetico e nella modulazione del sistema nervoso.


Percorsi complessi nell'asse 'intestino-cervello' comportano la compresenza di disturbi gastrointestinali e disturbi del sistema nervoso centrale quando il microbioma non è in equilibrio. Sono stati riscontrati squilibri o popolazioni anormalmente basse di specifici microrganismi intestinali in soggetti con disturbo depressivo grave, ADHD, Alzheimer, Parkinson e autismo.


Gli effetti benefici degli psicobiotici sull'umore e sull'ansia sono probabilmente mediati da diversi meccanismi d'azione, compresa una maggiore sintesi di serotonina e altri neurotrasmettitori, del fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF) ed effetti anti-infiammatori generali.


I risultati di studi su animali e sull'uomo suggeriscono che ceppi specifici di Lactobacillus possono aumentare i livelli di serotonina, noradrenalina e dopamina nel sistema nervoso centrale e aumentare la sintesi di BDNF con conseguente miglioramento della memoria e della funzione cognitiva globale e riduzione dei sintomi di ansia e umore depresso.

 

 

Nell'Alzheimer risultati promettenti, ma preliminari

Le indagini sugli psicobiotici nei modelli animali del morbo di Alzheimer (MA) hanno riferito miglioramenti nell'apprendimento e nella memoria, riduzione del numero di placche amiloidi e riduzione dei marcatori di infiammazione. Ad oggi, sono stati condotti pochi studi umani sui psicobiotici nel MA e i risultati sono misti.


Alcuni risultati supportano il fatto che alcuni probiotici possono migliorare la memoria negli individui con MA precoce lieve, ma probabilmente gli individui con MA grave non beneficiano degli integratori probiotici.

 

 

Linea di fondo

Gli integratori di microrganismi selezionati che influenzano l'asse intestino-cervello possono essere utili per vari problemi di salute mentale, come umore depresso, ansia e autismo, e possono ridurre la gravità dei sintomi cognitivi in ​​soggetti con malattie neurodegenerative come il MA e il Parkinson.


Sono necessari ampi studi prospettici controllati con placebo per studiare ulteriormente i potenziali benefici di specifici psicobiotici nella cura della salute mentale e per determinare combinazioni e dosaggi ottimali di microrganismi specifici quando usati per trattare diversi disturbi psichiatrici e neurodegenerativi.

 

 

 


Fonte: James Lake MD, visiting assistant professore di medicina alla University of Arizona

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Referenze: Cheng, L., Liu, Y., Wu, C, et al (2019) Psychobiotics in mental health, neurodegenerative and neurodevelopmental disorders. J. Food Drug Anal. 27 (3): 632-648. Link

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)