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Alcuni modi di portare spiritualità a qualcuno con demenza

Se la persona amata è una persona di fede, valuta di portare le pratiche spirituali dove risiede.

Anche se non è in grado di esibire molta reattività, gli studi dimostrano che probabilmente c'è ancora un livello di percezione, e le interazioni spirituali possono essere profondamente rassicuranti e rilassanti.

Alcune idee:

  • Chiedi al sacerdote di telefonare. Molti lo faranno, soprattutto quando qualcuno ha una malattia terminale.
  • Suona o canta motivi religiosi familiari.
  • Leggi ad alta voce dalla Bibbia, dal libro di preghiere, o da altro libro di fede.
  • Tieni servizi religiosi improvvisati al capezzale.
  • Molte persone trovano conforto spirituale in mezzo alla natura, quindi puoi portare dentro le cose di solito all'esterno come piante, fiori, e una mangiatoia per uccelli appesa fuori dalla finestra, portando nella stanza suoni e profumi che danno conforto.

 

 


Scritto da Paula Spencer su Caring.com il 31 maggio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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