Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come aiutare i bambini a capire cosa succede al nonno con Alzheimer?

Proprio come il morbo di Alzheimer (MA) è unico in ogni persona colpita, così sono i tuoi figli quando si tratta di discussioni sulla malattia. Ciò che dici a loro e come spieghi il processo della malattia dipende dalle loro età e dal livello di comprensione.


Se sono troppo giovani per comprendere la biologia della malattia, parla di malattie con cui sono familiari, come la varicella o il morbillo. Spiega che mentre queste malattie hanno segni fisici, il MA è una malattia nel cervello che nessuno può vedere.


Puoi aggiungere che questa malattia può far dimenticare o talvolta far arrabbiare, ma rassicurali che il nonno non intende agire in quel modo. Rinforza il fatto che è giusto che siano tristi o arrabbiati e assicurati che lo sappiano.


Rassicura i tuoi figli che nessuno ha causato la malattia. Sono disponibili libri per bambini che illustrano il processo della malattia in modo semplice, correlato all'età, che puoi dare ai tuoi figli. Alcuni titoli sono:

  • What's Happening to Grandpa? (Cosa sta succedendo al nonno?) di Maria Shriver,
  • Nice to Meet You … Again: Empowering Children to Find Joy and Understanding in Loved Ones with Dementia (Piacere di conoscerti ... Ancora: dare potere ai bambini di trovare gioia e comprensione nei cari con demenza) di Suzanne Bottum-Jones,
  • Sometimes Even Elephants Forget: A Story About Alzheimer's Disease for Young Children (A volte anche gli elefanti dimenticano: una storia sull'Alzheimer per bambini) di Kathleen Welch
  • The Girl, the Star and the Spider (La ragazza, la stella e il ragno) di Sherry Van Atta Smelley.


È anche importante mostrare ai tuoi figli che possono ancora parlare con i loro nonni e godere insieme delle attività comuni. Fare musica e cantare, fare semplici progetti artistici e artigianali e leggere storie a voce alta sono tutti esempi di attività semplici e creative con cui possono divertirsi insieme.


Questi momenti speciali metteranno i tuoi figli più a loro agio con i nonni, che avranno anche una certa socializzazione e stimolazione esterna per aiutare a mantenere la loro qualità di vita. Entrambi rafforzerebbero la loro relazione in modo positivo, e i vostri figli acquisiranno una maggiore comprensione del processo patologico e svilupperanno compassione ed empatia per i loro nonni e per coloro che si prendono cura di loro.


La tua spiegazione del MA, data l'ampiezza della malattia, potrebbe diventare un processo continuo. Assicurati di riconoscere ogni sentimento o timore che i tuoi figli potrebbero provare mentre continuano a testimoniare la progressione della malattia e consenti loro di parlare apertamente e liberamente di tali emozioni.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.