Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E se i pazienti di demenza rifiutano di prendere le medicine?

E' comune per i nostri cari che vivono con la demenza di rifiutare di prendere i farmaci. Quando questo accade abbiamo bisogno di guardare la situazione in vari modi.


In primo luogo, stiamo violando i diritti di queste persone? Anche con la demenza, hanno ancora gli stessi diritti di tutti gli altri. Ma ricordate; uno dei sintomi della demenza è il deterioramento della capacità decisionale.


Possono essere andati avanti con la malattia al punto da non essere più razionali. Rifiutare alcuni farmaci può essere dannoso o addirittura mortale.


Ad esempio, le infezioni del tratto urinario (UTI) sono comuni nelle ultime fasi delle malattie correlate alla demenza. La somministrazione degli antibiotici prescritti è essenziale in quanto questa infezione provoca solo una maggiore confusione. Come caregiver, se rifiutano di prendere questi farmaci, quali scelte facciamo veramente?


Diamo un'occhiata ad alcuni modi creativi per riuscire a somministrare questi importanti farmaci. Allo stesso tempo, potremmo forse convincerli che questa è la cosa giusta da fare.


Alcuni farmaci potrebbero non essere in forma di pillola. Chiedere sempre al farmacista se esistono in forma liquida o di gel. Questo potrebbe rendere più facile convincerli a ingerirli. E' anche più facile nasconderli nel loro cibo. Stiamo andando contro la loro volontà in questo modo? Sì! Stiamo facendo ciò che è meglio per la loro salute? La mia risposta è un sonoro "sì" anche a questo. Se si ha una procura per i loro problemi di salute, si sta facendo il lavoro che è stato chiesto di fare, prendendo le decisioni migliori possibili per loro conto.


Stop, fare un respiro profondo e dare un'occhiata all'ambiente dove sono quando rifiutano le medicine. Ci sono altre persone nella stanza? Si tratta di un ambiente calmo e tranquillo? Queste cose semplici possono fare una differenza enorme.


Ho scoperto che mantenere una routine rigida mi ha aiutato immensamente quando mi prendevo cura di mio padre che aveva l'Alzheimer. Cercare di farli prendere le pillole alla stessa ora ogni giorno. Ho anche cercato di usare la stessa piccola scatola blu per le sue pillole ogni mattina e sera. Se cercavo di porgergli le pillole con le mani mi accusava urlando che stavo cercando di avvelenarlo. Posso chiaramente ricordare quando mi gridava "Queste non sono le pillole che ho preso ieri!", mentre erano della stessa ricetta che aveva avuto per mesi.


Inoltre ricorda che non solo l'ambiente deve essere calmo, anche tu lo devi essere. Se si diventa frustrati o arrabbiati con loro, si alimenteranno di questo e non li farete mai più prendere il loro farmaco. A volte è necessario fare quel respiro profondo ed espirare. Lasciare che l'ansia che sta montando dentro se ne vada e riprovare.


Un'altra tattica da considerare è nel caso anche tu stia prendendo farmaci: prendili allo stesso tempo. Usa l'approccio "Ehi, devo prendere anche il mio". Questo è il sistema amichevole.


Diversi momenti della giornata funzioneranno meglio di altri. Se il tuo caro ha problemi di sundowning (sindrome del tramonto), è probabile che il tardo pomeriggio o la sera non siano i momenti per tentare. Parla con il medico e vedi se il programma del farmaco può essere modificato un po'.


Ci saranno sempre tentativi ed errori quando ci si prende cura di una persona con demenza. Abbiamo solo bisogno di imparare ciò che funziona meglio per ognuno di loro.

 

 


Fonte:  Gary LeBlanc in Hernando Today il 7 luglio 2014 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 


 

 

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)