Esperienze e opinioni

Con il cambio della stagione, ci sono spesso nuovi rischi, così come opportunità, per quelli con Alzheimer o demenza.

Il rischio di polmonite, influenza o ipotermia è presente durante l'inverno, così come il rischio di disturbo affettivo stagionale, che può causare depressione a causa dei cambiamenti in atto nella chimica cerebrale associata alla malattia.

In primavera esistono diversi rischi e opportunità. Con il miglioramento del tempo, l'aria aperta diventa più invitante per rimanere fisicamente attivi. Camminare, ad esempio, per almeno 20/30 minuti al giorno non ha solo benefici fisici e mentali, ma può anche essere un modo per alleviare lo stress e l'ansia.

Tuttavia, con la camminata si rischia di vagare e di perdersi, che può aumentare, dal momento che l'individuo affetto è a suo agio e gode dell'esterno. Può essere utile per i caregiver equipaggiare i propri cari con un dispositivo GPS e/o braccialetti di identificazione con allarmi medici per questo scopo.

Inoltre, c'è un maggior rischio di cadute associate al cammino all'esterno, al giardinaggio o ad altre attività, quindi chi ha l'Alzheimer non dovrebbe mai essere lasciato solo e dovrebbe essere monitorato mentre è fuori.

Poiché molte più persone sono all'esterno, quelle con Alzheimer hanno la possibilità di rimanere socialmente attive e di uscire dall'ambiente di casa, spesso isolato. Tuttavia, le distrazioni, come  persone che urlano, rumori delle macchine o del treno o musica ad alto volume, possono essere fonte di confusione e causare stress e ansia.

È anche importante assicurarsi che chi ha l'Alzheimer beva abbastanza liquidi e non diventi disidratato. Una buona regola è quella di bere qualcosa almeno ogni due ore.

Con speciali precauzioni e supervisione, chi ha l'Alzheimer o una demenza può ricevere dalla vita all'esterno i benefici di un maggiore senso di benessere e di scopo in condizioni climatiche migliori, e essere stimolato fisicamente, socialmente e mentalmente.