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C'è una cosa come la demenza indotta da farmaci?

C'è una cosa come la demenza indotta da farmaci?

La demenza indotta da farmaci è una compromissione cognitiva del linguaggio, della memoria e della comprensione originata o complicata da farmaci prescritti o da banco.


Molti farmaci possono contribuire alla condizione e, insieme alla variabilità dei sintomi, è spesso difficile raccogliere prove concrete della condizione. Coloro che hanno la demenza indotta da farmaci di solito mostrano sintomi simili all'Alzheimer, soprattutto letargia e depressione.


La portata e l'intensità di questa condizione dipende dal tipo di farmaco assunto e dalla persona che lo assume. Possono esserci sintomi sia cognitivi che fisici, che possono includere confusione e mancanza di comprensione, difficoltà con il pensiero astratto, disturbi della memoria, disorientamento, letargia, depressione, stanchezza e allucinazioni.


Gli individui con Alzheimer o demenza sono particolarmente suscettibili agli effetti collaterali, e vari farmaci possono esacerbare i rischi preesistenti di aumento di cadute, disturbi del sonno e confusione.


Tra i farmaci cognitivi più conosciuti per la pericolosità, ci sono quelli con proprietà anticolinergiche, cioè che bloccano l'effetto dell'acetilcolina, che è un'importante sostanza chimica del cervello e un neurotrasmettitore che diventa carente nel cervello che invecchia.


I farmaci anticolinergici includono: antistaminici, agonisti della dopamina, agenti anti-infettivi, farmaci anti-ansia, benzodiazepine, antipsicotici, farmaci per l'asma, farmaci epilettici e farmaci anti-nausea. Gli effetti tossici dei farmaci anticolinergici sul cervello comprendono confusione, disturbi della memoria, agitazione e persino delirio.


Invecchiando, il fegato diventa meno efficiente nel metabolizzare i farmaci, e i reni li eliminano dal corpo più lentamente. Per questo motivo, i farmaci tendono ad accumularsi nel corpo, e gli anziani in cattive condizioni di salute e quelli che assumono diversi farmaci sono particolarmente vulnerabili.


Inoltre, la molteplicità di farmaci prescritti, tipico degli anziani, offre molte opportunità di interazioni farmacologiche che possono amplificare gli effetti avversi.


Il trattamento precoce è importante per mitigare la gravità della demenza indotta da farmaci. Quando viene prescritto un nuovo farmaco, si raccomanda di aumentare gradualmente la dose per monitorarne gli effetti e di sospendere altri farmaci che potrebbero influenzare il nuovo farmaco, ma questi dovrebbero essere tolti gradualmente per evitare qualsiasi sintomo di astinenza o effetti negativi.


Nella maggior parte dei casi, i farmaci possono essere sostituiti con altre forme di trattamento, o anche con farmaci diversi che possono mancare di effetti collaterali.


La demenza indotta da farmaci è difficile da rilevare e persino più difficile da prevenire. La persona deve consultare il proprio medico, o il fornitore di assistenza sanitaria, per distinguere la causa che sta alla radice dei disturbi cognitivi e seguire le raccomandazioni del medico sull'uso di molteplici farmaci.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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