Un articolo postato recentemente nel sito ha avuto questo commento da Charlotte:
Mi sento così impotente. Non so cosa fare quando lui diventa così ansioso. Mi sento come se stessi facendo tutto sbagliato. Mi sono presa cura di mio marito per 2 anni.
Questo commento mi ha mandato indietro ai primi due anni della mia esperienza personale come caregiver [di mia madre Dotty, con Alzheimer]. Ricordo che mi sentivo impotente, disorientato e fuori di senno.
Non direi che Dotty fosse ansiosa, direi piuttosto che aveva paura. Anche dopo due anni, lei era ancora villana e cercavo sempre di capire cosa potevo fare per cambiare questa dinamica.
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Il cambiamento per noi non è venuto tutto in una volta. E' avvenuto a piccoli passi da bambino, perchè una cosa tirava l'altra. Esercizio fisico. Alimentazione. E poi la grande decisione: cominciare a vivere la nostra vita come prima [della sua malattia]. Socializzazione. E la terapia combinata di Aricept e Namenda.
Una volta usciti dal tunnel le cose hanno cominciato ad andare meglio. Abbiamo cominciato a incontrare varie persone mentre andavamo fuori, davvero meraviglioso per Dotty. Una volta che abbiamo girato l'angolo, una cosa ha tirato l'altra e le cose hanno continuato a migliorare.
Cosa risponderesti a un messaggio come quello di Charlotte? Hai anche tu qualche esperienza da comunicare? Puoi mandare la tua storia, oppure inserire il tuo commento qui sotto.
Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 22 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.
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