Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il sangue di persone giovani può aiutare a curare l'Alzheimer?

Una nuova società in California, chiamata Alkahest, ha avuto un'idea non convenzionale, e piuttosto vampirica, per curare il morbo di MA (MA). I fondatori ritengono che la malattia possa essere rallentata, fermata o possibilmente invertita usando il sangue di persone giovani.


Beh, non proprio 'sangue', ma plasma, che è tutto il liquido rimasto dopo aver rimosso le cellule dal sangue. E proprio ora, un piccolo campione di pazienti con MA sta ricevendo iniezioni settimanali di plasma donato da giovani sani, come potenziale trattamento.


La ricerca che sottende la capacità di guarigione del sangue giovane ha una lunga storia. Alla metà del 1800 uno scienziato francese di nome Paul Bert sviluppò una tecnica chiamata parabiosi. Qui, due topi vengono suturati insieme in modo da condividere un flusso sanguigno comune. Puoi accoppiare un topo malato con un topo sano per vedere come il sangue di un topo influisce sull'altro.


Nonostante il quadro raccapricciante, questi esperimenti hanno fornito informazioni fondamentali su come avviene l'invecchiamento. Quando un topo giovane è abbinato a uno vecchio, i benefici per quello vecchio possono essere profondi. I topi più anziani hanno una memoria migliore, guariscono più velocemente e sono più agili quando condividono un flusso sanguigno con un topo giovane. Eppure, curiosamente, nessuno ha dimostrato in modo convincente che il sangue giovane può prolungare la vita di un topo.


Ci sono due evidenti debolezze nell'interpretazione degli esperimenti di parabiosi. Primo, ovviamente non può diventare una terapia ragionevole; no, non cuciremo i vecchi sui giovani. E in secondo luogo, ci dice solo che qualcosa nella circolazione di una persona giovane promuove un invecchiamento sano.


Fortunatamente, negli ultimi anni, gli scienziati hanno scoperto che l'infusione nei topi vecchi di plasma dei topi giovani ha effetti ringiovanenti simili a quelli ottenuti congiungendoli di forza. Successivamente, la ricerca si è spostata dalla parabiosi alle trasfusioni di plasma. Questo metodo è più traducibile nella medicina umana, ed è più facile da controllare in contesti di laboratorio, il che è importante per aiutarci a capire quali fattori promuovono un invecchiamento sano.


Alcuni anni fa, un gruppo di ricercatori di Stanford ha scoperto che il plasma di topi giovani può aumentare la funzione cognitiva nei topi con MA. Sembra promettente, ma i topi sono molto diversi dagli esseri umani, quindi passiamo alla fase successiva: studi clinici, in cui le terapie più eccitanti non riescono a mostrare un effetto.


È qui che entra in gioco Alkahest. Hanno accettato la sfida di condurre studi clinici per scoprire se la ricerca recente può tradursi in una terapia. Hanno presentato alcuni dei loro risultati a una recente conferenza sull'MA a Boston. Sfortunatamente, i 18 pazienti che hanno ricevuto iniezioni settimanali di plasma da maschi sani di 18-30 anni sono a malapena migliorati rispetto ai pazienti che hanno ricevuto un placebo.


Ma c'è ancora speranza per questo esperimento, che Alkahest intende continuare con un gruppo più numeroso di iscritti. Secondo i sondaggi condotti dai caregiver, i pazienti che ricevevano plasma non avevano più bisogno di tanto aiuto per le attività quotidiane, come viaggiare, cucinare o vestirsi.


Quindi questo potrebbe funzionare? Finiremo per vivere in un mondo in cui il plasma è un trattamento comune per l'MA?


È facile immaginare che questa ricerca possa prendere una svolta distopica, dove i giovani, i poveri donano il sangue alle persone ricche che possono permettersi le infusioni di plasma. Esiste già una startup chiamata Ambrosia, dove chiunque può ricevere iniezioni di plasma da giovani al prezzo di $ 8.000. I ricchi possono letteralmente nutrirsi del sangue delle persone più povere e più giovani.


Ma potremmo riuscire a evitare questa situazione se identifichiamo i fattori nel plasma che promuovono la salute nei pazienti con MA; cioè, se una ricerca come quella di Alkahest, anche se appare sgradevole, riesce a identificare cosa, esattamente nel sangue più giovane, porta benefici agli anziani. Forse un giorno questi fattori possono essere sintetizzati e somministrati come trattamento più diretto, eliminando la necessità delle donazioni di sangue.


Nel 2014, dei ricercatori hanno identificato una proteina nei topi chiamata GDF11 che regola le cellule staminali e che cala quando i topi invecchiano. Hanno scoperto che quando i topi vecchi ricevono GDF11, sono più agili,  i muscoli guariscono più velocemente e hanno un cuore più sano. Forse la GDF11 ha anche benefici per i topi con MA. Sperimentazioni cliniche come quella di Alkahest possono aiutarci a rispondere a queste domande.


Fino a quando questa terapia non sarà stata adeguatamente controllata attraverso studi clinici e approvata dalla FDA, dovresti rimanere scettico riguardo alle società, come Ambrosia, che offrono un servizio costoso basato su dati incompleti, e ci sono così tanti altri esempi. A volte può essere difficile determinare quali trattamenti hanno supporto e quali sono solo aria fritta.


Chiedi a un dottore o uno scienziato prima di provare qualcosa di nuovo. Se non riesci a trovare un professionista, una buona regola è che, se usano la frase 'scientificamente provato', stanno cercando di venderti qualcosa. Hai notato che gli scienziati non usano mai questa frase?


Ci sono molte terapie interessanti ed eccitanti all'orizzonte, ma i progressi scientifici e medici richiedono tempo. Quindi sii paziente e tieniti il tuo plasma per ora.

 

 

 


Fonte: Gregory Logan-Graf, Biologo Cellulare, Carnegie Mellon University

Pubblicato su Massivesci.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione MA onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.