Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quali emozioni provano i pazienti di Alzheimer nelle prime settimane dopo la diagnosi?

Domanda: A mia sorella è stato appena diagnosticato l'Alzheimer. Quali sono le emozioni più comuni che potrebbe esibire in queste prime settimane dopo la diagnosi?


Risposta: Tua sorella molto probabilmente sente molta paura per la diagnosi, e seguirà una serie di emozioni mentre passa al setaccio le montagne di informazioni che trova intorno.


A parte la paura, una delle emozioni più comuni è il dolore: la perdita del sé e dell'identità.


Dal momento che l'Alzheimer colpisce carattere e personalità, la sua auto-identità è minacciata, portandola a provare altri sentimenti, come confusione, frustrazione e incertezza.


Puoi alleviare le sue ansie supportandola e concentrandoti su ciò che può ancora fare, invece di quello che la malattia le sta facendo.


Condividi le sue attività preferite e trascura eventuali errori nella sua comunicazione. Inoltre, potrebbe essere utile per tua sorella tenere un diario, che può aiutarla a venire a patti con la sua crescente perdita di identità.


Tua sorella può anche negare la diagnosi in un primo momento. Anche se può riconoscere di avere problemi cognitivi, la negazione della diagnosi può essere una strategia di auto-monitoraggio per mantenere l'autostima mentre avanza per essere vista dagli altri come persona, non come oggetto. Alla fine, comunque, lei potrà accettare la sua malattia, e l'accettazione le porterà più pace.


Per quanto difficile sia sentire la diagnosi, tua sorella sta provando probabilmente qualche sollievo. La maggior parte degli individui che sospettano dei loro crescenti problemi di memoria, e internamente sanno che qualcosa non va, trovano la diagnosi il venir meno di un peso, vale a dire che la causa dei loro sintomi è infine stata confermata, il che giustifica il bisogno di sostegno e interventi terapeutici.


Poiché lo stigma circonda la diagnosi di Alzheimer, tua sorella potrebbe essere riluttante a parlare con te o altri di essa. La sua paura di come gli altri la percepiranno e/o la tratteranno, può indurla a isolarsi e a passare la maggior parte del suo tempo da sola. Questo è dannoso nel processo patologico. Restare socialmente collegata, più a lungo possibile, aiuta la sua autostima e la sua capacità di far fronte a tutti i cambiamenti.


Preparati per quando sperimenterà tristezza, depressione e/o rabbia. Convalida questi sentimenti, in quanto sono certamente comprensibili, e permetti a tua sorella di discutere apertamente queste emozioni mentre si appoggia a te per sostegno e rassicurazione.


Lei può trovare utile una consulenza professionale e potrebbe essere utile pure unirsi a un gruppo di sostegno, dove può condividere le sue esperienze con altri impegnati nello stesso cammino.

 

 

 


Fonte: Dana Territo, «The Memory Whisperer», Alzheimer’s Services of the Capital Area

Pubblicato in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)