Iscriviti alla newsletter

Alcuni modi per ridurre il rischio di Alzheimer

Alcuni modi per ridurre il rischio di AlzheimerMolti di noi, quando invecchiano, hanno vuoti di memoria. Quella per i nomi di solito è la prima  che tende a mostrare un declino.


Nel tempo diventa più difficile, dovendo di solito recuperare le parole su richiesta, rispetto a quando abbiamo il lusso di controllare di più il flusso della conversazione.


Quante volte abbiamo pensato che avere l'Alzheimer potrebbe essere una possibilità. Anche se la genetica può avere un ruolo nel rischio della malattia, ci sono molte cose che possiamo fare per ridurre le possibilità di sviluppare veramente l'Alzheimer.

  • L'alluminio è in sempre più implicato come fattore causale ed è meglio evitarlo non cucinando con pentole di alluminio, ed evitando alimenti e prodotti che lo contengono. Alcuni di questi alimenti e prodotti includono gli antiacidi, miscele per torte, formaggio fuso, deodoranti, bicarbonato di sodio / polvere, fogli e pentole di alluminio, alcuni cosmetici e lozioni, e lattine di alluminio.

  • I cibi ricchi di folati diminuiscono la quantità di omocisteina nel sangue, che quando è molta può aumentare il rischio di Alzheimer. Fagioli e verdure a foglia verde sono le migliori fonti di folati.

  • Tiamina e vitamina B12 sono necessari per la produzione di acetilcolina, un enzima che aiuta nel fissare i ricordi. Molti alimenti sono ricchi di tiamina, tra cui: farina d'avena, semi di girasole, riso, asparagi, cavoli, cavolfiori, patate, arance, fegato, carne di manzo, maiale, pollo e uova. Carne, uova, pollame, e prodotti lattiero-caseari sono buone fonti di vitamina B12. Bassi livelli di folati e vitamina B12 sono associati al declino mentale. Bassi livelli di vitamina B12 possono causare anche anemia, i cui sintomi possono mimare l'Alzheimer.

  • Patrick Holford nel suo libro «New Optimum Nutrition for the Mind» cita ricerca che hanno concluso che mangiare pesce ad alto contenuto di acidi grassi omega-3 almeno una volta alla settimana può ridurre il rischio di Alzheimer di ben il 60 per cento. Anche semi di lino e semi di zucca sono ricchi di acidi grassi omega-3.

  • I cibi ricchi di colina sembrano ridurre il rischio di Alzheimer. Tuorli d'uovo, germe di grano, arachidi, prodotti integrali di grano, salmone, avena, legumi e avocado sono tutte buone fonti di colina.

  • I cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, combattono l'infiammazione nel corpo. L'infiammazione è stata associata ad un aumento del rischio di Alzheimer. Frutta e verdura a basso valore glicemico, in particolare quelle di colore verde scuro, sono buone fonti di antiossidanti.

  • Anche gestire lo stress è particolarmente importante quando invecchiamo, per controllare i livelli di cortisolo, poichè un suo eccesso può compromettere la memoria e imitare i sintomi dell'Alzheimer. L'esercizio fisico, in particolare, aiuta a ridurre i livelli di cortisolo nel corpo.

  • Dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che i sintomi della depressione possono apparire simili a quelli dell'Alzheimer. Paula Bartholomy, professore dell'Università Hawthorn, fa alcune importanti distinzioni tra la depressione clinica e l'Alzheimer. La depressione sembra avere un corso irregolare con più lamentele di memoria ed è peggiore alla mattina. I sintomi di Alzheimer, invece, sono più pronunciati più tardi nella giornata poichè insorge la stanchezza e di solito c'è la negazione di perdere la memoria. Anche l'auto-diagnosi è più comune nella depressione.

  • Nei mini-ictus, che possono assomigliare ai sintomi di Alzheimer, c'è un peggioramento improvviso nel declino della memoria, seguito da una compensazione e dal miglioramento della memoria.


E' molto utile essere consapevoli di queste caratteristiche, insieme ad alcuni dei modi in cui l'alimentazione e lo stile di vita [più salutare] possono ridurre il rischio di Alzheimer. Mettiamo a punto la nostra auto come un orologio e lo stesso dovrebbe valere per il nostro corpo.


Anche se non ci sono garanzie, i cambiamenti dietetici e nello stile di vita per ridurre il rischio di Alzheimer possono aiutarci a scongiurare quello che alcune persone temono come inevitabile.

 

 

 

 

 


Fonte:  June Rousso, PhD, in EpochTimes  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.