Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esercitarsi di più e mangiare meno? Nell'obesità c'è molto di più

"Quando qualcuno dice a una persona obesa «Dovresti semplicemente mangiare meno e fare più esercizio fisico», dico che se fosse così semplice, l'obesità non sarebbe l'epidemia a livello mondiale che è".


Questa è l'opinione del Dr. Claude Bouchard, professore invitato dell'«Institute for Advanced Study» (TIAS) della Texas A&M University, un programma di studi che attira eminenti studiosi da tutto il mondo per soggiorni prolungati per studiare, insegnare e condurre ricerche insieme a studenti e docenti della Texas A&M.


Bouchard, direttore del Laboratorio di Genomica Umana del «Pennington Biomedical Research Center» di Baton Rouge in Louisiana, studia la genetica dell'obesità e dice che ci sono decine di fattori coinvolti nel determinare se una persona diventa sovrappeso o obesa.


"E' un problema complesso, perché ci sono tanti elementi", dice Bouchard, autore o coautore di numerosi libri e più di 1.000 articoli scientifici, ed ex presidente dell'Associazione Internazionale per lo Studio dell'Obesità. "Gli approcci attuali si concentrano solo su pochi fattori e dimenticano che, mentre noi li controlliamo, avviene una compensazione altrove; ci sono altri fattori che entrano in gioco".

Egli divide questi fattori in quattro categorie:

  1. Fattori sociali - Comprendono meno accesso ai cibi nutrienti, più mangiare per sfizio, pubblicità potente e costante, grandi porzioni di cibo, pasti scolastici scadenti, mangiare di corsa, prezzi alimentari e un minor numero di pasti cucinati in casa.
  2. Fattori ambientali - Anche il nostro ambiente fisico influenza le abitudini alimentari, dice Bouchard, come ad esempio assenza di marciapiedi, dipendenza dalle auto, disegno dei fabbricati e inquinanti ambientali.
  3. Fattori comportamentali - Passare meno tempo in attività faticose, assunzione di farmaci noti per aumentare il peso corporeo, assenza di allattamento, bere sciroppo di mais fruttosio, aumento dei posti di lavoro sedentario e dieta ricca di grassi.
  4. Fattori biologici - Genetica, virus, flora batterica intestinale (microrganismi che vivono nell'intestino), tessuto adiposo (grasso corporeo), biologia e tassi metabolici possono influenzare il peso e molti non sono sotto il controllo della persona.

"La biologia è molto complessa", osserva Bouchard. "La risposta ai fattori ambientali, sociali e comportamentali è subordinata al genotipo di un individuo. Il nostro adattamento ad una dieta o ad una certa quantità di esercizio fisico è determinato dai nostri geni".


E' necessaria più ricerca, dice, ma c'è una forte probabilità che i programmi di dieta ed esercizio fisico per il controllo del peso o per la prevenzione delle malattie un giorno siano adattati al corredo genetico di un individuo. Egli chiede: "Possiamo vincere la sfida di individuare i predittori genomici della capacità di una data persona a rispondere favorevolmente ad una specifica combinazione di dieta ed esercizio fisico? Credo di si".


Bouchard e il suo collega, il dottor George Bray, hanno modificato l'ultima versione del "Manuale dell'obesità", la guida definitiva sull'argomento, che discute a fondo i molti fattori che vi contribuiscono, il trattamento e la prevenzione di questa malattia cronica.

 

 

 

 

 


FonteTexas A&M University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.