Esperienze e opinioni
I nonni possono aiutare i nipoti a proteggersi dalla demenza
L'autrice del blog, Anne Eldridge, dice:
Mia madre ha la demenza. Purtroppo, la sua condizione è in gran parte auto-inflitta, causata da una vita di cattive abitudini.
Mia madre amava tutti i cibi fritti, bianchi e/o dozzinali. Non ha mai fatto esercizio fisico, beveva e fumava regolarmente e abbastanza pesantemente fino alla sostituzione della valvola cardiaca.
Alcuni anni dopo, cadendo, ha sbattuto la testa e ha avuto un ictus causato dal sangue fuoriuscito nel cervello, perché era troppo fluido. La demenza è arrivata subito dopo.
Sono sicura che mia madre non aveva mai pensato che le sue cattive abitudini avrebbero potuto portarla a demenza-infarto, forse al cancro al polmone, ma non alla demenza. Credo che sarebbe stata più attenta se si fosse resa conto della probabilità che la sua morte avrebbe potuto essere non un evento catastrofico, ma un lento declino in casa di riposo.
E, scommetto che la maggior parte dei genitori non si rendono conto che possono influenzare l'esperienza dei figli sulla vecchiaia. Gilbert Liu, MD, collega del Dipartimento di Pediatria dell'università di Louisville, e capo della divisione di Pediatria Generale, lo condivide. Con questo in mente, il dottor Liu offre consigli ai nonni, che spesso sono in grado di guidare figli e nipoti nelle scelte di vita.
Da Gilbert Liu, MD
Università di Louisville, Dipartimento di Pediatria
Nel complesso, gli adulti degli Stati Uniti hanno un'aspettativa di vita di 77,9 anni e la durata della vita si sta allungando in tutto il mondo. Questa è una buona notizia, però c'è una preoccupazione. Poichè viviamo più a lungo, la demenza diventa più comune di quanto si credeva. Si prevede che una persona ogni tre, oltre gli 85 anni, svilupperà la demenza. Dopo i 65 anni, i tassi di demenza nei paesi sviluppati tendono a raddoppiare ogni cinque anni.
La demenza non è inevitabile. Ci sono persone che vivono fino a 115 anni senza alcuna perdita visibile delle funzioni cerebrali. La ricerca suggerisce che possiamo ritardare l'insorgenza della demenza, facendo scelte intelligenti di una alimentazione sana e uno stile di vita attivo, perseguendo l'istruzione, abbassando la pressione sanguigna e riducendo il colesterolo.
Assicurandoci di dare la priorità alla forma fisica e mentale possono modificare il declino, legato all'età, della funzionalità del cervello, grazie alla "plasticità" del cervello. Il cervello continua a maturare nell'adolescenza. Le aree che richiedono più tempo per maturare sono le stesse aree che mostrano i primi segni dell'Alzheimer. Questo periodo di maturazione del cervello durante l'infanzia e l'adolescenza rappresenta un'opportunità importante per i nonni. Se i nonni promuovono un'alimentazione sana, attività ludiche attive e divertenti che aiutano i bambini ad esercitare il loro cervello, possono costruire una base iniziale, ma duratura, per prevenire la demenza.
Questo obiettivo di impegnare i nipoti a migliorare la forma fisica e mentale può essere impegnativo. I bambini sono più sedentari che mai. I bambini americani in età prescolare stanno fermi in media sei ore al giorno, facendo cose come giocare ai videogiochi e guardare la TV. Questi stessi bambini in età prescolare passano solo 15 minuti al giorno a esercitarsi e a giocare attivamente.
Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma proficuo, perché il risultato è un patrimonio di cui essere orgogliosi.
Nonni, preservate i nipoti dalla demenza. Incoraggiateli a:
- • Essere attivi
- • Mangiare bene
- • Perseguire una formazione
Queste abitudini sane serviranno ai vostri nipoti per tutta la vita, tenendo giù la pressione arteriosa, basso il colesterolo, attive le cellule del cervello. E contribuiranno a tenere a bada la demenza.
Pubblicato da Anne Eldridge in InThePrime|Voices il 11 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari - Foto: Goodshoot
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