Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come gestire l'ipersensibilità al tatto nell'Alzheimer

Happy senior woman brushing her gray hair Stock Photo - 7751530Happy senior woman brushing her gray hair Stock PhotoDear Mary, mia moglie, in una fase avanzata dell'Alzheimer, non gradisce essere toccata. Lei sussulta quando tento di tenerle la mano e non tollera che i suoi capelli siano pettinati. È normale?

Caro lettore, le persone affette da demenza progressiva come l'Alzheimer possono sperimentare ipersensibilità al tatto. Mia suocera aveva lo stesso comportamento e saltava e urlava "OW" se qualcuno le sfiorava gentilmente un braccio.


Questa è una disfunzione cerebrale che impedisce al cervello di identificare le molte diverse sensazioni del tatto. Il comportamento è parte dell'agnosia, una condizione che colpisce tutti i cinque sensi che mettono la persona in grado di identificare le cose per quello che sono. È una delle principali cause della resistenza al bagno. La persona non può più riconoscere le sensazioni di acqua calda e fredda o anche l'acqua che colpisce la pelle durante la doccia. L'intera esperienza provoca molta paura e la persona può scatenare azioni di difesa.

Non c'è alcun modo per correggere o prevenire il problema, ma ci sono cose che si possono fare per gestirlo. Avvicinarsi sempre dalla parte anteriore e quindi attendere la sua attenzione, con il contatto con gli occhi, prima di toccarla. Dirle in termini semplici quello che si sta per fare. Se si ha intenzione di spazzolarle i capelli, mostrarle la spazzola e poi mettergliela in una mano. Portarle delicatamente la mano ai capelli e vedere se risponde allo stimolo e li spazzola da sola. Se non lo fa, pettinarla rapidamente e delicatamente mentre le si parla con voce calma. E' buona norma mantenerle i capelli corti per evitare che si aggroviglino. I capelli corti possono anche essere lavati e lasciati asciugare all'aria senza troppa confusione.

 

***************

Dear Mary, mia moglie ha avuto la diagnosi di demenza due anni fa. Le cose stanno andando abbastanza bene, ma c'è un problema che non so come gestire. Ogni volta che le chiedo cosa vuole mangiare dice sempre che non ha fame. Sta perdendo peso e mi sento frustrato per questo. Vorrei che prendesse una decisione. Hai qualche suggerimento su come invogliarla a mangiare?


Caro lettore,
Sì, smetti di fare domande aperte, fai solo quelle che richiedono una risposta "sì" o "no". Tua moglie non è in grado di pensare a quello che c'è da mangiare, cosa vorrebbe, e, soprattutto, a dare la risposta che stai aspettando. Nella sua mente tu stai aspettando la risposta corretta e lei non sa cosa sia. Dicendo che non ha fame sta evitando di fare un errore e sta salvandosi la faccia.

Dalle solo due opzioni, tipo: "Vuoi tonno o tacchino per pranzo?" Aspetta che lei possa elaborare quello che hai detto e poi far uscire la risposta. Se non risponde, ripeti l'istruzione con le stesse parole esatte. Evita di fare elaborazioni sul menu per invogliarla, non farà che causarle più confusione. Se comunque lei non riesce a decidere, sorridi e dille: "Io mangio tonno, penso che piacerà anche a te".

A volte non è ragionevole chiedere, se la persona rifiuta sempre, qualsiasi cosa si dica. Preparare invece i due piatti, guidarla verso il tavolo e dire: "Il pranzo è pronto", e poi sedersi e mangiare con lei. I pasti sono momenti socializzanti, quindi non farla mangiare da sola.


Spero che questo sia utile.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Mary C. Fridely in CapitalGazette.com il 2 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto: stylephotgraphs / 123fr.com

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)