Come possiamo diventare abili conversatori con persone affette da demenza?
La chiave è quella di prendersi il tempo di ascoltare con attenzione quello che hanno da dire.
"Non dimenticherò mai di essere stata chiamata da 'quella ragazza muta dalla Prefettura di Iwate' ", ha detto Kimiko riferendosi a una anziana con demenza di 84 anni che vive alla Keijuso, una casa famiglia per anziani con demenza in Yahaba, Prefettura di Iwate. Quest'ultima ha raccontato la storia della sua giovinezza a Kimiko Takahashi, 62 anni, che visita periodicamente la casa in quanto membro del Keicho Volunteer Morioka, un gruppo di volontari con sede nella capitale della prefettura. "Keicho" significa ascolto attento.
L'anziana ha lasciato la sua città natale nell'adolescenza per un lavoro in una tipografia di Tokyo. Per nascondere il suo accento di Iwate, diceva solo poche parole, come "sì" o "no". Come risultato, alcuni dei suoi collaboratori presso la tipografia hanno erroneamente pensato che fosse incapace di parlare. Ha raccontato a Kimiko la stessa storia più volte. E' normale per le persone che soffrono di demenza avere ricordi chiari fin dalla loro giovinezza anche se dimenticano presto gli eventi recenti. Molti ripetono spesso le stesse storie più e più volte.
Con un sorriso, Kimiko ha ascoltato pazientemente la storia della donna. Dopo aver annuito in risposta, disse alla donna: "Se fossi nei tuoi panni, neanch'io avrei parlato". Prima di lasciare la casa di gruppo, Takahashi ha ringraziato la donna, dicendo: "Ti prego, dimmi le tue vecchie storie di nuovo".
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Raccontare storie, guarire la mente
La Keicho Volunteer Morioka è stata fondata nel 2006 da persone che hanno frequentato corsi organizzati localmente per formare volontari nell'ascolto attento. Attualmente il gruppo conta circa 100 volontari che visitano case private e strutture per anziani a Morioka e aree circostanti per ascoltare le loro storie per circa un'ora. Circa tre membri visitano la Keijuso una volta al mese. "Quando i volontari ascoltano attivamente gli anziani, li aiutano a rilassarsi e a curare la loro mente", dice Hideko Yamashita, il direttore della Keijuso.
Kazutaka Fujiwara, 59 anni, il rappresentante di Keicho Volunteer Morioka, dice: "Quando ascoltiamo le persone anziane con demenza, dobbiamo essere consapevoli delle differenze rispetto al dialogare con le persone normali". Secondo Fujiwara, quando una persona anziana con demenza ripete la stessa storia, non è bene sottolineare il fatto, in quanto potrebbe ferire il suo orgoglio. Invece, è meglio per l'ascoltatore reagire come se avessero sentito la storia per la prima volta, come Takahashi ha fatto per la vecchia della Keijuso.
Fujiwara ha avuto un amara esperienza. Qualche anno fa, ha incontrato una donna con demenza in una struttura e ha avuto una piacevole conversazione con lei. Più tardi, quando ha fatto un'altra visita alla struttura e le disse che era venuto a trovarla di nuovo, improvvisamente è diventata pallida e se ne è andata. E non ha fatto ritorno nella stanza per qualche tempo. "Penso che sia rimasta scioccata dopo aver capito che non ricordava di avermi incontrato e che la sua memoria si era deteriorata", ha detto Fujiwara. Dopo quell'esperienza, durante la visita ai pazienti affetti da demenza, saluta solo con un semplice "ciao". Se non lo ricordano, si comporta sempre come se li incontrasse per la prima volta.
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Ascoltare con umiltà
Attentive Listening.jpgLe persone affette da demenza tendono a parlare male degli altri quando credono erroneamente che abbiano fatto qualcosa di sbagliato; per esempio, a volte accusanoe qualcuno di rubare i loro beni, come una borsa o il portafoglio.
L'Associazione Whole Family Care, un'organizzazione senza scopo di lucro con sede a Tokyo, insegna ai volontari come ascoltare attivamente le persone anziane. "Non è bene ignorare tali considerazioni avventate senza dare loro la possibilità di spiegare. Tuttavia, non è bene neanche solidarizzare con loro", ha detto Toyokichi Yamada, segretario generale della NPO. Il ragionamento dietro questo è che ignorare le loro preoccupazioni può ferire i loro sentimenti, mentre la solidarietà può rafforzare false credenze.
Yamada ha detto che, in una situazione del genere, non ignorerebbe la loro convinzione nè solidarizzerebbe con loro. Al contrario, sposterebbe il discorso sui ricordi giovanili dei pazienti dicendo qualcosa tipo "Se la borsa è stata rubata, ciò sarebbe terribile perché hai lavorato sodo per guadagnare quei soldi. Che tipo di lavoro facevi?".
"Quando parliamo con le persone anziane, è importante non ignorare quello che dicono," ha detto Yamada. "Piuttosto, è più importante essere umili ed esprimere gratitudine per condividere le loro storie, in particolare gli episodi della loro giovinezza".
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Pubblicato da Yoshiaki Takeuchi in Yomiuri.co.jp il 24 Giugno 2012- Traduzione di Franco Pellizzari.
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